Bere fa bene, l’importante è non abusarne. E se è vero che in media stat virtus, i romani già conoscevano le proprietà benefiche del vino, elisir per la salute e forse anche di lunga vita.

Tra i benefici del nettare degli dei, ce n’è uno di recente scoperta, vale a dire la capacità di allontanare l’Alzheimer. Secondo i ricercatori della Georgetown University, Stati Uniti, il resveratrolo, sostanza contenuta nell’uva e presente in buona quantità nel vino rosso, avrebbe una specifica azione neuroprotettiva.

Per comprovare questa teoria i ricercatori hanno deciso di dividere in due gruppi pazienti colpiti da demenza leggera o moderata: al primo saranno somministrate due volte al giorno compresse di resveratrolo puro; al secondo sarà dato un placebo. A tutti, poi, saranno fatti esami specifici per controllare la progressione dell’Alzheimer.

Negli ultimi anni il resveratrolo è stato oggetto di molti studi e diverse pubblicazioni che ne hanno dimostrato le proprietà antinvecchiamento o di supporto nella lotta a diverse malattie come diabete, cancro, obesità. Nel caso in cui la teoria dei ricercatori della Georgetown University provino la teoria dell’allontanamento dell’Alzheimer, servirebbero tempi lunghi per mettere a punto trattamenti ad hoc.

In attesa di avere certezze, ricordiamo che bere uno/due bicchiere di vino a pasto è un’abitudine molto salutare che svolge un’attività anti-ossidante protettiva nei confronti del cuore e delle arterie e consente la riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi presenti nel sangue. Meglio ancora se vino made in Italy!

 

Giulia DONDONI