di Vera MORETTI

Che la donna fingesse l’orgasmo è notizia risaputa, ma che a farlo abitualmente fosse il 53,9% forse non ce l’aspettavamo.

Nel terzo millennio, infatti, a rivoluzione sessuale ampiamente affrontata, ci si chiede quali siano le motivazioni che portano una donna a mentire al proprio partner.
Vergogna? Paura di dover rispondere a domande incalzanti? Ma non si era detto che alla base di una relazione non dovesse esserci il dialogo?

Alcuni studiosi dell’Università di New York, e precisamente Farnaz Kaighobadi, Todd Shackelford e Viviana Weekes-Shackelford hanno provato a trovare le risposte a queste domande, intervistando 453 donne eterosessuali tra i 18 e i 46 anni, tutte impegnate in una relazione da almeno 6 mesi.

Ciò che porta a fingere l’orgasmo è soprattutto l’insicurezza, ovvero il timore che il proprio partner possa tradire. Sembra, infatti, che gli uomini siano più propensi a rimanere al fianco di una donna se convinti di soddisfarla sessualmente. Perciò, apparire passionale agli occhi del partner sembra essere un buon espediente per assicurarsi la sua fedeltà.
Ma lui, il maschio, cosa penserebbe se venisse a sapere la verità? A quanto pare, sarebbe per lui un vero e proprio trauma, soprattutto nei casi in cui la relazione è stabile e cementata dall’amore. L’uomo, in questi casi, vorrebbe sapere se qualcosa non va, per affrontare il problema e magari risolverlo.

Vero è che nemmeno gli uomini sono del tutto “innocenti” perché, è stato provato, il 25% di loro ammettono di avere finto. Certo, nel loro caso è più difficile simulare senza essere scoperti, a meno che non si tratti di individui che, per cause mediche, hanno una eiaculazione “asciutta”, ma per tutti gli altri la finzione può essere solo verbale!

In realtà, pero, che si tratti di finzione maschile o femminile, è sempre molto difficile schematizzarla, perché le motivazioni possono essere molteplici. Ci sono anche donne che, nel fingere, non provano nessun senso di colpa perché certe che il proprio partner davvero non riesca a capire la differenza tra piacere vero o fasullo. E per evitare discussioni, fingere sembra la soluzione migliore.

Flavia Coffari, psicoterapeuta e sessuologa, nonché presidente del Centro Italiano di Promozione alla Salute (CIPSal), sosotiene: “La percentuale reale di quelle che fingono quando fanno l’amore è, per ovvi motivi di privacy, molto difficile da stabilire attraverso la ricerca. Quel che è certo è che, in determinate situazioni o periodi della vita, almeno una volta nella vita tutte hanno finto o pensato di farlo“.

Tra chi finge, c‘è chi non conosce a fondo il proprio corpo e pensa di essere anorgasmica, magari per la poca esperienza o perché non ha mai praticato autoerotismo, o perché ancora intrappolata nell’idea dell’esistenza di un tipo di orgasmo vaginale e di tipo clitorideo. Ovviamente, questo problema è vissuto con frustrazione e sensi di colpa apparentemente irrisolvibili.
Ci sono poi, come già anticipato, quelle che fingono per paura che il proprio compagno le consideri “difettose” e che, quindi, possa stancarsi di loro.

La sessuologa conferma che “scoprire che la propria donna, a volte la compagna di una vita, ha finto per anni l’orgasmo durante i rapporti sessuali è devastante per un uomo. È una ferita narcisistica all’orgoglio maschile, all’essenza stessa della propria mascolinità. Una vera catastrofe per l’autostima“. E quando sono loro, gli uomini, a suggerire alla propria donna di rivolgersi ad un sessuologo, spesso queste si rifiutano, talmente sono convinte che la causa di tutto sia dei propri compagni.
E pensare che basterebbe poco per “guarire
”.

Se si fosse più disponibili al dialogo, si potrebbe arrivare alla soluzione del problema insieme, magari praticando nuovi “giochi” sotto le lenzuola. Insomma, affrontare un problema tanto spinoso potrebbe addirittura rivelarsi divertente!