Era inevitabile, dopo i no vax, è giunta l’ora dei no mask, ovvero le persone contrarie a vario titolo all’uso delle mascherine.

Naturalmente i no mask non sono contrari solo all’ uso delle mascherine, ma anche a quello di guanti e altri dispositivi di protezione individuale.

Gli scenari che prospettano i no mask sono terribili e parlano, in prima battuta di respirare le proprie tossine, ma in ultima analisi di ricoveri in cronicari e identificazione tramite microchip.

Diciamolo una volta per tutte: quelle sull’uso delle mascherine  sono bugie, bufale, fake news, chiamatele come volete, ma non credeteci.

Partiamo da una banale, quanto certa osservazione: i medici le indossano da decenni e, fortunatamente non hanno mai avuto problemi.

Non bastassero i medici, anche gli immuno depressi, che le utilizzano praticamente tutto il giorno, sono prova vivente che le mascherine servono e, certamente non provocano danni.

E ancora, quanti giapponesi abbiamo visto, in televisione o, i più fortunati, anche dal vivo indossare la mascherina protettiva tutti i giorni per la strada nelle grandi metropoli, soprattutto se affetti da disturbi come raffreddore o tosse? Tantissimi.

Per loro è diventato una forma di educazione nei confronti del prossimo. Imparassimo anche noi ad avere questo genere di accortezza, almeno da questo maledetto covid 19 avremmo tratto un insegnamento!

In questi mesi abbiamo imparato a conoscere, apprezzare e, perché no, certe volte anche a trovare detestabili medici, scienziati e virologi, Roberto Burioni indubbiamente è diventato un volto noto. La sua battaglia contro i no vax, non nei contenuti, ma nei modi ha addirittura risvolti divertenti, ora si trova, parole sue, a combattere con i no mask.

Può piacere come non piacere, ma il suo post è inconfutabile “Il virus è in ritirata, ma non è ancora vinto. Dobbiamo ricordarci che le cose vanno meglio perché abbiamo preso precauzioni e abbiamo fatto un sacrificio senza precedenti,

Ora dobbiamo giustamente ricominciare a vivere, a uscire, ma è cruciale non abbassare la guardia in questo primo, incerto, periodo.

Non prendete rischi inutili e soprattutto non credete a notizie false e incontrollate. Ne va della salute di tutti.”