Sono da poco trascorse le 13.30 del 2 novembre 2007 quando Meredith Kercher, una studentessa inglese di 22 anni, viene ritrovata cadavere in via della Pergola 7 a Perugia, all’interno di un casolare, vicino all’Università per stranieri e a pochi metri dal centro storico. La scoperta del corpo viene fatta dalla Polizia Postale, allertata da una vicina di casa di Meredith che aveva trovato nel suo giardino i cellulari della giovane inglese.

Giunta al domicilio della ragazza, la polizia si imbatte in Amanda Knox, una ventenne americana coinquilina di Meredith. Amanda racconta ai poliziotti di aver trascorso la notte precedente a casa del fidanzato, di essere rientrata solo la mattina e di aver trovato la porta aperta e alcune tracce di sangue in bagno. La porta della camera di Meredith, invece, è chiusa a chiave… Quando finalmente la porta viene aperta dai poliziotti, la scena che si trovano davanti è terribile: la stanza è piena di sangue.

A terra, da sotto un piumone, spunta un piede. Meredith è morta lì, proprio nella sua cameretta, in quel paese per lei straniero che la ospitava solo da pochi mesi. Chi l’ha uccisa si è accanito sul suo corpo con un coltello, ferendola mortalmente alla gola.

Le indagini si concentrano su Amanda Knox e, inevitabilmente, sul suo compagno Raffaele Sollecito. I due vengono ripresi dalle telecamere mentre si scambiano effusioni a pochi metri dalla scena del delitto: questo loro atteggiamento, unito a evidenti contraddizioni nei loro racconti, suscita perplessità nell’opinione pubblica e negli inquirenti.

Ad un certo punto Amanda dichiara di sapere chi è l’assassino di Meredith e fa il nome di Patrick Lumumba, un congolese che gestisce un locale nel centro di Perugia, presso il quale Amanda saltuariamente lavora. Lumumba viene arrestato ma ben presto si rivela completamente estraneo ai fatti e torna in libertà.

Nel frattempo vengono indagati e arrestati proprio Amanda e Raffaele e si cerca un terzo uomo, l’ivoriano Rudy Guede: nella casa di via della Pergola sono state trovate tracce della sua presenza, ma lui nel frattempo si è reso irreperibile. Verrà intercettato in Germania e riportato in Italia, dove confesserà di essere stato in quella casa la sera del delitto. Il giovane tuttavia neghera’ sempre risolutamente di essere l’autore del brutale omicidio. Tuttavia molti sono ancora i nodi da sciogliere anche in merito alle sue dichiarazioni…

I tre vengono rinviati a giudizio con accuse pesantissime ma il loro destino processuale si divide. Rudy Guede infatti sceglie il rito abbreviato e diviene il principale accusatore della coppia di giovani ormai ex fidanzatini.
Amanda Knox e Raffaele Sollecito scelgono invece il rito ordinario ed affrontano il dibattimento. Comincia cosi’ uno tra i processi piu’ seguiti di tutti i tempi.

Per entrambi, l’accusa è quella di aver ucciso, in concorso con l’ivoriano Rudy Guede, Meredith Kercher, 21enne inglese coinquilina di Amanda. Tra le due ragazze, giunte a Perugia nel settembre 2007, non correva buon sangue, o almeno questo sembra essere emerso dalle indagini.

 

Roberta BRUZZONE – criminologa e psicologa forense Presidente dell’Accademia Scienze Forensi