Il trapianto dei capelli non è solo un affare da uomini. E’ proprio il caso di dire purtroppo perché, al di là delle facili battute sulla parità dei sessi, questa ce la saremmo volentieri risparmiata.

Sebbene se ne parli poco il trapianto di capelli femminile è una procedura che si pratica spesso: anche le donne infatti, possono soffrire di alopecia. Abbiamo chiesto il parere del dottor Luis Campos del centro di medicina estetica Principessa Clinic di Milano per avere un’opinione scientifica.

Il diradamento dei capelli durante l’autunno o la primavera è normale e non deve allarmare, i capelli cadono come le foglie degli alberi e ricrescono in un ciclo fisiologico e naturale, a volte il diradamento è più evidente a causa di un ciclo più lento, ma nulla di preoccupante. Non solo, anche i cambiamenti ormonali possono influire sui capelli e favorirne, in certi periodi il diradamento, come ovviamente i trattamenti invasivi a cui le donne, molto più degli uomini li sottopongono: colorazioni acconciature strette ed elaborate e asciugature ad aria calda per periodi prolungati id tempo.

L’alopecia androgenetica, di cui soffre l’ottanta per cento degli uomini, è un problema che attanaglia anche le donne, solo che nelle donne si presenta come diradamento nella zona alta del cranio. Inoltre le persone di sesso femminile possono soffrire di forme diverse diagnosticabili soltanto tramite biopsia del cuoio cappelluto. Grazie ad una diagnosi corretta, il trapianto sarà più efficace ed eviterà di peggiorare la situazione come potrebbe accadere a causa di diagnosi errate.

Qualora si proceda con il trapianto, e questa è una buona notizia, non è necessario rasare od accorciare le lunghezze, ma con procedure post operatorie praticamente impercettibili.

Stiamo parlando di un intervento in anestesia locale della durata di circa 8 ore, e che, a volte per il confort della paziente viene realizzato in sedazione leggera.

Esistono due tecniche di trapianto, la tecnica della striscia e la tecnica FUE. Nella prima viene prelevata una striscia di cute e capelli della zona sopra la nuca e che lascia una cicatrice lineare quasi impercettibile che é facile nascondere con i capelli. Con la tecnica FUE, viene prelevato ogni singolo capello dalla zona sopra la nuca con piccolissime cicatrici in forma di punto, anche queste facilmente nascondibili. La novità in Italia è che la tecnica FUE può essere realizzata anche con l’assistenza di un robot  ARTAS capace di selezionare i capelli più sani e prelevare soltanto quelli per assicurare un attecchimento migliore una volta che sono impiantati nella zona di diradamento. I capelli prelevati con una o con l’altra tecnica vengono poi impiantati uno a uno nella zona di diradamento.

Queste tecniche sono praticamente indolori e il giorno dopo la seduta la paziente può tornare alla propria quotidianità senza problemi

I capelli cominceranno a ricrescere nella prima settimana dopo il trapianto e passato il primo mese ogni trattamento sarà possibile: colore, meches, acconciature… I risultati definitivi ci saranno dopo otto mesi e la prova del nove sta nei capelli bagnati: se il cuoio cappelluto non si vede nemmeno con i capelli bagnati il risultato è non solo soddisfacente, ma ottimo.

D’altronde lo dicevano già filosofi del calibro di Marthin Luther “I capelli sono l’ornamento più ricco di una donna” come privarsene?

Silvia GALLI 

photocredit Stiylehawc.com