Inizio lunedì. Quante volte ce lo siamo dette? Dopo le feste di Natale, dopo le vacanze estive, prima della prova costume… non si contano le volte in cui abbiamo procrastinato l’inizio di una dieta ad un ipotetico lunedì. Questo perché, come ci spiega la brava dietista Sara Olivieri di Inizio Lunedì, scegliere di cominciare una dieta significa mettere in discussione e cambiare abitudini consolidate della nostra vita, per migliorarci.

E proprio in questo periodo in cui la prova costume ci minaccia cattivissima, sentiamo l’esigenza di migliorare il nostro aspetto fisico. Sbagliando? Sì, perché appunto di un’alimentazione sana, corretta e bilanciata dovremmo farne uno stile di vita. E ancora sì, perché spesso nella fretta di perdere peso e sentirci in pace con la nostra coscienza, ricorriamo a diete last minute totalmente scorrette. In questa intervista Sara Olivieri demolisce molti luoghi comuni divenuti per molti una Bibbia e ci spiega che cosa significa alimentazione, dandoci anche una speranza per la prova costume.

Tutti quanti riguardo alla dieta, abbiamo almeno una volta detto “La inizio lunedì”… esiste un giorno buono e uno meno buono per cominciare la dieta?
Seguire una dieta, quasi mai è soltanto seguire le indicazioni alimentari di un esperto, spesso comporta dover mettere in discussione delle abitudini strutturate nella nostra vita, costruite e consolidate da tempo. Per cui spesso decidere di iniziare la dieta lunedì, martedì o venerdì altro non è che posticipare un appuntamento con la propria voglia di cambiare/migliorare qualcosa di sé. Il miglior giorno per iniziare la dieta, se questa deve rappresentare un cambio di abitudini nella nostra vita è appena lo decidiamo. Quasi nessuno dopo un appuntamento dal dietista dice “la dieta la inizio dalla cena di stasera”.

Carboidrati: si pensa che eliminandoli si dimagrisca alla velocità della luce. Parliamone e sfatiamo certi miti.
Si pensa che dimagrire corrisponda a vedere i numeri sulla bilancia che diminuiscono. Per diminuire il nostro peso possiamo anche trasferirci sulla Luna, riuscendo a portare con noi una bilancia noteremo che il nostro peso diminuisce sul satellite di circa 6 volte. Ma dimagrire in maniera sana è un’altra storia. Vuol dire sì veder scendere i numeri sulla bilancia, ma soprattutto ridurre il quantitativo (espresso in % o in kg) di massa grassa del proprio corpo, migliorando il proprio stato di salute. Quando togliamo i principali alimenti contenenti carboidrati (che sono il nostro carburante), il nostro corpo va ad utilizzare le sue riserve di glicogeno prevalentemente a partire dai muscoli. È come se svuotasse la dispensa. E il peso è inferiore, certo, ma non è grasso che va via. State solo svuotando la dispensa, che appena avrete nuove riserve, si riempirà ancora. Cito: “Al primo piatto di pasta, ho ripreso tutti i chili che avevo perso”. In realtà, non si è perso e ripreso quasi nulla. Per perdere massa grassa, bisognerebbe garantirsi il giusto apporto di nutrienti e non eliminare massicciamente i carboidrati, né i grassi né alcun gruppo di nutrienti. Il processo è più lungo, ma anche più duraturo. Permette inoltre di concedersi una tantum dei pasti più abbondanti o elaborati senza risentirne in numeri sulla bilancia.

Mettiamo il caso che stiamo seguendo una dieta ipocalorica, con che frequenza è opportuno pesarsi?
Dipende dalla persona, dal suo stile di vita, ma anche dalle caratteristiche specifiche della dieta. Se dovessi dare una linea generale fare non più di una volta ogni 7-10 giorni, mai a ridosso del ciclo mestruale, di una cena abbondante soprattutto fuori casa o di altre situazioni che possono falsare il risultato. Anche se mi piace pensare alla bilancia come strumento esclusivo del medico/nutrizionista/dietista.

Una repentina perdita di peso corrisponde ad un effettivo dimagrimento?
Se per dimagrimento intendiamo perdita di massa grassa, quasi mai. Il glicogeno di cui ho parlato sopra, accumula 3 volte il suo peso in acqua. Per cui ogni volta che usiamo le nostre riserve, perdiamo 3 volte il loro peso sotto forma di acqua. In conclusione quindi, il dimagrimento rapido rappresenta quasi sempre soltanto la perdita di liquidi.

Diete e mode: Dukan, Plank, Detox e chi più ne ha più ne metta. Funzionano sì o no? Sono dannose per la salute?
Il vero problema è l’associazione tra dieta e moda. La dieta sta perdendo completamente il suo significato iniziale, tutti sanno che dieta vuol dire “stile di vita”, ma ad oggi ognuno segue una dieta come sceglie la marca di una borsa. Per cui il senza glutine è diventato fashion, le proteine animali il male del mondo e l’acqua e limone la cura miracolosa “che le case farmaceutiche vogliono tenervi nascosta”, per citarne alcuni. In questo marasma, amatori e professionisti – a volte anche molto competenti – si inoltrano proponendo l’uno o l’altro rimedio. Sintetizzando molto però, i rimedi proposti partono da presupposti simili: riduzione calorica, eliminazione e successiva reintroduzione di carboidrati, consumo esclusivo di un gruppo di nutrienti… Il risultato? Si perde del peso, anche molto alle volte, ma non sono sistemi attuabili sul lungo termine. Il peso perso spesso si riprende perché la dieta, non è diventata una parte della nostra vita, quanto un trattamento mensile/trimestrale al termine del quale non si sa bene come comportarsi. In merito ai danni sulla salute avremo qualche risposta più accurata nei prossimi anni.

Prepararsi alla prova costume: facciamo ancora in tempo? (Dacci una speranza)
Se è vero quanto ho detto prima, si fa sempre in tempo.

In che termini fare sport può incidere sulla perdita di peso?
Fare sport e mantenersi attivi fa parte della dieta inteso come stile di vita. Sto diventando ripetitiva? Lo sport permette di raggiungere più rapidamente l’obiettivo dimagrimento, inteso come riduzione del grasso corporeo. Ma sarebbe meglio non affidarsi troppo alla bilancia. A questa riduzione del grasso corporeo si associa – fortunatamente – un aumento della massa magra e un aumento del volume di quella muscolare. I muscoli si ingrandiscono e pesano anche loro. Quindi potremmo, avere lo stesso peso, ma con una composizione corporea completamente diversa. Per valutare se il dimagrimento avviene in maniera corretta, sarà necessario valutare anche come cambiano la massa grassa e quella magra. Consiglio? Rivolgetevi ad un esperto di nutrizione (dietista, nutrizionista o medico) dotato di bioimpedenziometro, che sappia anche leggerne i risultati.

Bibite e beveroni miracolosi, funzionano?
Personalmente li considero alla pari delle strategie di cui abbiamo parlato sopra. Spesso infatti sono associati a mode passeggere. Possono dare dei risultati sul breve termine, ma non li reputo una buona soluzione per migliorare il proprio stato di salute.

Dieta e cellulite. Un’alimentazione sana comporta anche una sparizione (abracadabra) di cellulite?
Dipende dallo stadio in cui la cellulite è presente. Indubbiamente un’alimentazione equilibrata e povera di sale aiuta a migliorare, anche di molto, la “situazione – cellulite”, spesso è consigliato anche l’uso di integratori capillaroprotettori, ma per un risultato mirato bisognerà rivolgersi ad un esperto che possa selezionare e abbinare a questi piccoli consigli alimentari il trattamento più idoneo. Se voleste saperne di più, vi consiglio di leggere la Guida Cinica alla cellulite, di Cristina Fogazzi e il dott. Enrico Motta, l’unico libro che conosca in merito che sappia spiegare facile facile cosa sia la cellulite, e quali soluzioni ci sono per tenerla a bada.

Puoi farci un esempio di dieta ipocalorica equilibrata?
Solo se mi concedete una premessa. Un esempio di dieta ipocalorica equilibrata deve prevedere nei pasti principali tutti i gruppi di nutrienti (carboidrati, proteine e lipidi) e dovrebbe essere costruita ad personam per assicurare, oltre alla perdita di peso la copertura dei principali fabbisogni di nutrienti quotidiani. Una giornata tipo, per una donna di 1,70m e 78kg, che abbia necessità di perdere peso, potrebbe essere:
Colazione: 1 yogurt intero bianco o alla frutta e 1 manciata di cereali integrali (+ 1-2 cucchiaini di crusca d’avena)
Spuntino: 1 spremuta di 2 arance e ½ limone
Pranzo: 50g Pasta integrale con 50g di fagioli secchi, fagiolini lessi all’agro.
Condimento totale 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva, poco sale, succo di limone.
Spuntino: 1 mela o 3 fette di ananas
Cena: Insalata di 3 patate medie lesse, 180-200g di polpo e zucchine grigliate.
Condimento totale: 3 cucchiaini di olio extavergine di oliva, poco sale, erbetta o altre spezie. (Esempio di 1300kcal con circa70g di proteine e 23% di grassi).

Quali sono i luoghi comuni più assurdi che hai sentito dire quando si parla di alimentazione?
Servirebbero pagine e giorni per rispondere a questa domanda. Sul podio metterei, al primo posto “L’ananas brucia i grassi”, che rimane la mia preferita, seguita da “non mangio uova se no il colesterolo…”, medaglia di bronzo per “a pranzo un primo con verdure, a cena un secondo e contorno”. Rimangono fuori dal podio tutti gli alimenti incolpati o santificati per il loro contenuto in qualcosa: il pesce è ricco di fosforo, gli spinaci sono ricchi di ferro… Vi consiglio di tirare uno sguardo al database del CreaNut sulla composizione degli alimenti, se inserite ad esempio “fosforo”, scoprirete che la crusca di frumento è la prima dell’elenco, e che braccio di ferro traeva dalle sue scatolette di spinaci un notevole effetto placebo…

 

Pinella PETRONIO