Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, le donne di tutto il mondo a primavera si trovano costrette a fare i conti con un nemico comune. No, non con il fidanzato traditore, ma con il dilemma apocalittico del look da mezza stagione. Gli uccellini, i prati in fiore, la temperatura mite che invoglia a rimanere fuori fino a tardi. Tutto molto bello se non fosse per lo scempio di donne vestite a casaccio, che ferisce impietosamente gli occhi di chi per sbaglio le guarda.

Se in estate e in inverno, ma anche in autunno, si va dritte verso l’armadio con la certezza di dogmi sacri che impediscono di combinare disastri di stile, in primavera, complice il tempo incerto, non è strano vedere per le strade e per le vie del centro, donne in minigonna, collant neri 100 denari, stivali beige e giubbino leggero leggero rosa cipria. Roba da fare rivoltare Coco Chanel nella tomba.

In fondo non è poi tanto difficile scegliere in che modo vestirsi: basta aprire la finestra e capire come sarà, metereologicamente parlando, la giornata. Nulla di trascendentale.

Avete scoperto l’acqua calda”, direte voi. Mica tanto, diremo noi. Perché se questo concetto fosse davvero assodato, vi assicuriamo che in giro non si vedrebbero donne con canottiere e infradito, mentre piove, piumini e stivali, quando invece c’è il sole, abitini svolazzanti in colori pastello e ballerine ultra flat, quando fa freddo.

E visto che pare essere tanto difficile vestirsi da metà marzo a metà maggio, vi forniamo un piccolo prontuario di quello che non è assolutamente lecito indossare:
– Le calze color carne: giammai. Anche se fosse l’ultimo paio di collant dell’ultimo negozio rimasto aperto alle 8,30 della sera. Fatevi un favore, e fatelo anche a chi vi guarda, non compratele. Sono brutte.
– Le gonne troppo corte. Le gambe non sono ancora state baciate dai raggi del sole estivo, non è bello vederle sbucare pallide pallide da gonne dai colori altrettanto pallidi. E, ribadiamo il concetto, i collant color carne: no.
– A meno che non vi troviate nel braccio della morte e dovete scappare, arraffando vestiti a casaccio, evitate anche i trench color crema abbinati a calze scure, grazie.
– Gli stivali beige, o ancora peggio bianchi, con i collant neri.
– I colori troppo pastello, troppo marshmallow, troppo sorbetto. Troppo, punto. Che fanno subito Festa di Pasqua del paesello di provincia. Abbiamo capito che è primavera, ma non è esattamente necessario vestirsi da confettoni.

In fondo, signore, basta solo un po’ di sano buon senso.

 

Pinella PETRONIO