Abbiamo pensato di rivolgere all’autore piemontese qualche domanda, forse non troppo convenzionale, ma che ci fa venire ancora più voglia di divorare il suo ultimo romanzo.

Chi e’ Gianni Farinetti e come Le piace descriversi

Un simpatico ragazzone attempatello

Quanto Sebastiano Guarienti c’è in Gianni Farinetti e quanto Gianni Farinetti in Sebastiano Guarienti? 

Siamo ottimi amici, lui (Sebastiano) è un po’ più giovane di me (Gianni) e lui (Gianni) gli deve versare (a Sebastiano) i diritti d’autore accumulati in vent’anni giusti di convivenza, non grandi cifre, anzi, ma che farebbero molto comodo (a Gianni) perché l’altro (Sebastiano) è già ricco di suo. Un aspetto seccante di Sebastiano è che scalpita fra un romanzo e l’altro perché vuole a tutti i costi essere eternamente il protagonista e Gianni, che ha un carattere d’oro e un’infinita pazienza, non sa di dirgli di no.

I suoi libri sono stati un successo clamoroso, a cominciare da un Delitto fatto in casa e L’Isola che Brucia, mai pensato di fare una trasposizione cinematografica? 

Io ci penso – e ci spero – sempre, ma mai una volta che ci pensi un produttore. A meno di non ficcare la famiglia Guarienti&C. in un cinepanettone. Forse, visto come gira il cinema italiano, non sarebbe poi una cattiva idea.

Spesso i più affascinanti sono gli assassini, come mai? Una sorta di vendetta verso gli uomini belli e sexy ? (Non mi faccia diventare assassino pure Sebastiano altrimenti è divorzio!! 😉 ndr)

In ogni giallo che si rispetta l’assassino è – quasi – sempre il più sfacciatamente bello e sexy. E’ una regola imprescindibile, altrimenti il mio pubblico femminile viene ad aspettarmi sotto il portone.

Copertina Il ballo, per intervista Bellaweb[2]Che cosa ci aspetta ne IL BALLO DEGLI AMANTI PERDUTI? Ci convinca ad iniziarlo 

Un noir dal meccanismo esemplare, sesso campagnolo e si spera grandi risate.

Un gioco: 3 libri, tre piatti e tre posti nel mondo che sono nel suo cuore 

Tutti i romanzi e i racconti di Alan Bennett (e son ben più di tre), tutta la cucina langarola (se si ha stomaco), tutte le isole greche (che sono circa 6000, ma ho un debole per le Cicladi e dunque il numero si restringe)

Che autore consiglia in questo momento e cosa c’è da vedere al prossimo Salone? 

Incantevole, uscito da poco. è L’amico ebreo (Ponte alle Grazie) di Gian Piero Bona che quest’anno compie 90 anni con una freschezza di scrittura prodigiosa. Al salone tutto, a parte i chiassosi intermezzi musicali. Proporrei piuttosto di cantare qualche libro, tipo il mio “Ballo degli amanti perduti”. Lui sì che è zeppo di intermezzi musicali, ci sono pire Albano e Romina e la fanfara del Bersaglieri.

LEGGI LO SPECIALE SALONE DEL LIBRO DI TORINO 2016

Silvia GALLI

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