L’Italia è un paese ricco. E non solo di straordinarie opere d’arte, natura rigogliosa e cibi straordinari da Nord a Sud, ma anche di una diversità linguistica e dialettale che caratterizza ogni paese e città, frutto di anni di dominazioni straniere che hanno mescolato la loro lingua al sostrato latino e greco. Il dialetto per noi, con tutto il suo patrimonio di letteratura tramandata prima oralmente e poi in forma scritta, è una ricchezza inestimabile. Per questo oggi 17 gennaio festeggiamo con molto orgoglio la Giornata nazionale del dialetto.

Giornata nazionale del dialetto

Volta a salvaguardare, tutelare e valorizzare questa preziosa eredità del nostro passato al fine di trasferire alle future generazioni un patrimonio culturale fatto di proverbi e motti, opere letterarie e teatrali, la Giornata nazionale del dialetto testimonia che le espressioni regionali sono ancora più vive che mai, anche ai tempi dello smartphone e dei social.

Ai tempi dei social

A confermarlo è un sondaggio condotto da Wiko che ha coinvolto la sua community di Instagram in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto. Secondo il sondaggio, il dialetto si rivela la lingua dell’amicizia e dell’immediatezza, trionfa nelle note vocali e premia influencer e YouTuber che hanno scelto questa particolare cifra stilistica, testimoniando che l’italiano (recentemente definito e-taliano) di oggi, in perenne evoluzione e mutamento, accoglie neologismi, spesso derivati dall’inglese e dal mondo dei social, abbreviazioni e acronimi, senza abbandonare la propria identità locale e culturale.

Amato anche dai giovani

Secondo il sondaggio di Wiko, questo trend, volto a valorizzare le lingue locali, non riguarda solo i senior, ma coinvolge direttamente le nuove generazioni e il mondo dei social, rivelandosi essere ancora oggi, nel 2020, un evergreen per il 79% dei rispondenti. Il dialetto è, infatti, la scelta linguistica più immediata quando si parla con gli amici per il 62% del campione, ed è premiato anche, stando al 78% dei partecipanti al sondaggio, per la sua efficacia: “Una parola in dialetto vale più di 1000 frasi o sinonimi in italiano”.

Giornata nazionale dal dialetto e smartphone

E quando il linguaggio è mediato dall’utilizzo dello smartphone, il dialetto non sembra subire tentennamenti, conquistando il territorio delle note vocali. La community Instagram di Wiko ha infatti confermato di usarlo nel 64% dei casi nelle note vocali perché più colorito e spontaneo. Meno semplice invece inserirlo nei messaggi di testo, probabilmente per difficoltà di riportare nella corretta forma scritta le espressioni dialettali.

Sui social, inoltre, il 60% dei partecipanti al sondaggio ha ammesso di utilizzare espressioni dialettali che non sono della loro regione o città. Espressioni più note come quelle siciliane, campane, laziali – e romane nello specifico – sono diffuse su tutta la penisola, generando curiosità e voglia di ammetterle nel proprio vocabolario. Non è un caso che il 37% affermi di integrare il dialetto anche all’interno degli hashtag. Forme come #daje, #jammebell, #scialla, travalicano i confini di città e regioni, accompagnando status, foto e video nei profili social.

E su Youtube?

L’amore per il dialetto, la scelta di fare di questa cifra stilistica la propria caratteristica distintiva ha anche premiato la popolarità e la riconoscibilità di influencer e YouTuber. Il 55% del campione segue abitualmente questi profili divertenti e oggetto di condivisione. Le lingue, troppo spesso accusate di essere in qualche modo corrotte e minacciate dall’era digitale, in realtà stanno dimostrando un’ottima capacità di adattamento ai nuovi media. Il discorso vale evidentemente anche per il dialetto. Il dialetto ora “è di moda” anche grazie ai social e alla voglia di riscoprire e valorizzare il proprio passato.

P.P.

(Credit ph. EroicaFenice.com)