Lipofilling è una tecnica che prevede il prelievo di tessuto adiposo da una zona del corpo, mediante lieve aspirazione, e il successivo innesto dello stesso tessuto in un’altra zona, dopo aver provveduto alla sua purificazione”, spiega il dott. Noviello, direttore sanitario della divisione di chirurgia e medicina estetica di Milano Estetica. “Il lipofilling è indicato negli interventi volti ad aumentare il volume o la proiezione di un’area specifica, come ad esempio la regione glutea o i fianchi, al fine di esaltare il fascino e l’armonia di un corpo  femminile, oppure a livello del viso, quando si desidera procedere al ringiovanimento della pelle (zigomi, rughe nasogeniene, labbra)”.

Il lipofilling rappresenta la soluzione ideale per chi presenta glutei poco armoniosi o scarsamente proiettati, e per donne che hanno subito un forte dimagrimento.

Macrolane è invece l’alternativa poco invasiva ma pur sempre efficace per il rimodellamento del profilo corporeo in grado di ripristinare i volumi, o aggiungerne di nuovi.

“Il Macrolane”, prosegue Noviello, “è un materiale iniettabile composto da acido ialuronico stabilizzato, biocompatibile, come quello prodotto dall’organismo; con una densità e viscosità diversa, viene utilizzato anche per i riempimenti del volto. Rispetto al lipofilling, la tecnica infiltrativa con Macrolane risulta molto veloce e certamente meno invasiva, ma i risultati non sono permanenti. L’acido ialuronico iniettato viene gradualmente biodegradato dall’organismo, e dopo un anno risulta presente ancora circa il 60% del prodotto iniziale; con una seduta di richiamo è possibile ristabilire i volumi raggiunti al momento dell’infiltrazione”.

È indicato a un gran numero di pazienti, indipendentemente dall’età e dal tessuto adiposo presente, perché non lascia cicatrici, le conseguenze post trattamento risultano trascurabili e non si ha notizia di effetti collaterali di rilievo.

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