È arrivato. È arrivato quel momento dell’anno in cui ogni scusa è buona per scappare dalla città. Alla volta della montagna, della campagna, del lago o del mare. L’importante è allontanarsi da quel groviglio di strade fatte di asfalto che si scioglie sotto i tacchi per il caldo. L’importante è riuscire a provare l’illusione di un break, in cui magari rifugiarsi nella lettura. Forse per questo sono tante le nuove uscite dei mesi estivi. Per questo i libri da leggere a luglio sono tanti.

Tanti e tutti belli. Raccontano di storie lontane, e di altre che ci toccano da vicino. Lo fanno in maniera ironica, leggera e divertente. Lo fanno spingendoci alla riflessione e cercando di strapparci un sorriso.

Di seguito vi proponiamo alcuni titoli di libri da leggere a luglio 2019, che voi siate a casa, sotto il bocchettone dell’aria condizionata, al mare sotto l’ombrellone o in campagna sotto le fresche fronde di una quercia, stesi su un’amaca.

Libri da leggere a luglio 2019

DELIA EPHRON, AVVISO DI CHIAMATA (FAZI, PP. 334, EURO 17,50). Eve Mozell è un’organizzatrice di eventi quarantaquattrenne che vive a Los Angeles. Quella da cui proviene è una famiglia di eccentrici artisti. Da tempo la madre ha lasciato il padre per un altro uomo e, ora che lui è divenuto anziano, tocca a lei farsene carico, insieme alle sue sorelle: la maggiore, Georgia, estrosa e brillante, è la direttrice di un’importante rivista e trasforma in moda qualsiasi cosa indossi o dica; la minore, Maddy, è un’attrice stralunata alle prese con una gravidanza imprevista e il conseguente licenziamento dalla soap opera in cui lavora. Il padre, con il suo alcolismo, i suoi episodi maniaco-depressivi, i suoi tentativi di suicidio e le sue assurde storie d’amore e di sesso, è un disastro. Ma Eve ha anche altri problemi: gli impegni lavorativi, le preoccupazioni per il figlio adolescente, l’angoscia per il proprio declino fisico. Per questo esistono le sorelle: nonostante le gelosie e le incomprensioni, basta alzare la cornetta del telefono per trovare un po’ di sollievo.

SELVAGGIA LUCARELLI, FALSO IN BILANCIA (RIZZOLI, PP. 196, EURO 17,00). Cosa succede se in gravidanza ingrassi di venti chili e il tuo ginecologo (insieme a una stramaledetta bilancia professionale) si trasforma nel nemico numero uno? E se hai una mamma che ti nutre a verdura e poco più perché a lei il cibo non interessa e che a un certo punto decide di fare lo sciopero della fame per solidarietà con Pannella? Cosa accade se la tua migliore amica ti dà della grassona per errore (suo) o se, a quarant’anni, ti fidanzi con un cuoco che vuole viziarti in ogni momento con succulenti manicaretti? Ecco, succede quello che Selvaggia ci racconta in questo spassosissimo libro, dove si confessa e ci mostra la realtà che (quasi) tutti noi viviamo costantemente: il conflitto con il nostro peso e con l’immagine che rappresenta in questa società che tenta incessantemente di condizionarci.

MICHELA MURGIA, ACCABADORA (EINAUDI, PP. 164, EURO 18,00). La Sardegna degli anni Cinquanta è un mondo antico sull’orlo del precipizio. Maria ha sei anni ed è appena diventata “figlia d’anima” dell’anziana Bonaria Urrai, secondo l’uso campidanese che consente alle famiglie numerose di compensare le sterilità altrui attraverso una adozione sulla parola; il patto tacito è che la figlia acquisirà lo status di erede, ma in cambio promette di prendersi cura della madre adottiva nei bisogni della vecchiaia. La bambina è inizialmente convinta che Bonaria Urrai faccia la sarta, e infatti le giornate sono segnate dallo scorrere nella bottega casalinga di una umanità paesana, fatta di piccole miserie e di relazioni costruite di gesti e di sguardi, molto più che di parole. Accettata come normale dal paese, l’adozione solidale tra la vecchia e la bambina si consolida malgrado lo sfaldarsi circostante delle antiche certezze. Attraverso lo sguardo privilegiato della bambina che cresce, le contraddizioni tra il vecchio e il nuovo emergono via via più evidenti: nell’esperienza della scuola dell’obbligo, e in quella del confronto tra la fede cristiana e i retaggi di una religiosità assai più antica nel tempo.

VALERIA PARRELLA, TROPPA IMPORTANZA ALL’AMORE (EINAUDI, PP. 115, EURO 14,00). Otto racconti d’amore e non soltanto, otto storie umane sul trovarsi, sul perdersi e lasciarsi andare. Da Napoli a Liverpool, dal silenzio dei genitori alle parole dei figli, dalla magia inconsapevole della seduzione alle controllate omissioni del tradimento, dallo sguardo di chi muore all’allegria di chi rinasce, ogni storia di “Troppa importanza all’amore” rivela qualcosa su ciò che ciascuno crede di conoscere meglio di chiunque altro: la propria vita. Valeria Parrella torna alla leggerezza della forma breve che ha consacrato il suo successo fin dall’esordio con “Mosca più balena”.

P.P.

(Fonte Mondadori)