Francesca Lorenzoni chi è? 

Sono nata a Torino più di cinquant’anni fa perciò sono quella che nella mia città viene definita una madama. Come si direbbe in campo enogastronomico “un prodotto del territorio” a cui sono molto orgogliosa di appartenere. Da tre anni sono una blogger e autrice che racconta, in rete e con un libro, le signore di mezza età.

 Come Nasce e cos’è Madamando ?

Nato per caso da un brainstorming  tra amiche al termine di una cena, il mio blog rappresenta il desiderio di raccontare le esperienze e i pensieri delle signore non più giovani  unito alla curiosità di capire e imparare ad usare i nuovi mezzi di comunicazione e di interazione.

Il mio target, con il passare del tempo (il blog è nato nella primavera del 2014) si è allargato e ormai mi leggono anche le figlie delle signore di mezza età perché, come molte mi hanno confessato, le aiuto  a capire meglio  le loro mamme. Questo è uno dei motivi per cui le visualizzazioni sono in continua crescita.

Madamando è per me anche una sfida sul fronte tecnologico perché lo gestisco interamente da sola, mettendo in pratica le spiegazioni che mi danno alcune bravissime  giovani “consulenti”, a cominciare da mia figlia, che mi spiegano i segreti del web dall’uso dei sistemi di monitoraggio all’utilizzo degli hashtag e delle condivisioni su FaceBook.

Quali sono gli spunti e le cose che cerchi per scrivere i tuoi post? 

L’idea che sta alla base del blog è proprio quella di raccontare un modo che io conosco bene. Le mie sono tutte informazioni di prima mano: esperienze che ho vissuto, persone che ho incontrato, discorsi fatti con le amiche o sentiti per caso al bar e nei negozi. In questo mi aiutano moltissimo la mia ottima memoria e la capacità di “vedere” le storie. Le mie amiche, e tutte le donne in generale sono per me fonte di ispirazione continua, da anni. Se qualche volta mi trovo a corto di argomenti mi basta uno scambio di whatsapp o un aperitivo con le amiche per trovare nuovi spunti, dai più divertenti ai più seri.

Ho un quaderno su cui raccolgo idee, frasi , citazioni e spunti da sviluppare ma in genere parto dal titolo. Spesso l’ispirazione per il taglio da dare a un post mi viene da una singola frase o da una parola che all’improvviso mi si “accende” in testa. Magari mentre corro al parco o giro in bicicletta per Torino.

Con il blog ho anche avuto modo di incontrare (a volte solo virtualmente, a volte di persona) donne che si riconoscono nei miei post e hanno imparato a guardare con ironia e ottimismo la loro età. Il mio in fondo è un messaggio molto ottimista: “Il meglio deve ancora arrivare”. 

Giro Vita è un estratto dal Blog o è un’idea a se stante? Come è nato?

Mi è stato chiesto di scrivere il libro un anno fa da Emma Cavigliasso e Andrea Gualano di Edizioni Compagine , una micro casa editrice torinese giovane e indipendente, Avevano letto il mio blog ( per l’appunto la mamma di Emma è una mia lettrice) e mi hanno lasciato la massima libertà di decidere quali argomenti trattare. Non è una raccolta dei post pubblicati in rete anche se è composto di capitoli che si possono leggere in libertà, saltando da un argomento all’altro. E’  un ironico saggio su argomenti che costituiscono la quotidianità di noi donne di mezza età. Il titolo “Giro Vita”  rimanda sia al cambiamento di prospettive sulla vita che ci attende oltre la soglia dei cinquant’anni, sia ad argomenti più leggeri come il punto vita che sparisce, insieme alla menopausa che avanza. Si parla della generazione babyboomers, del nostro percorso di stile attraverso i famigerati Anni Ottanta delle spalline imbottite e degli scaldamuscoli fucsia. Ma anche di rapporti con i genitori che stanno diventando anziani , dei figli che crescono e dei nipotini che arrivano: Si parla delle amiche, vere scialuppe di salvataggio e del “piano B” quello ognuna di noi ha nel cassetto. Senza naturalmente tralasciare l’amore e gli uomini: quelli a fianco dei quali ci ritroviamo a invecchiare e quelli che sono i nostri miti da sempre. Mi sono divertita molto a organizzare il materiale, a sviluppare i temi secondo un percorso che parte dal nostro background di ragazze degli anni ’50 e ’60 per arrivare a dare uno sguardo verso il tempo che abbiamo ancora davanti.

E il prossimo step?

Intanto sto migliorando e ampliando la presenza sui social: da poco sono anche su Instagram. E ho nel cassetto un altro progetto editoriale per raccontare le mie “signore”. 

Qual è il consiglio che vuoi dare alle tue coetanee? E alle donne più giovani?

Che la mezza età è una fase della vita ancora piena di prospettive. Siamo arrivate fin qui, abbiamo vissuto anni intensi, abbiamo raggiunto la consapevolezza delle nostre capacità: da questo momento in avanti tutto quello che aggiungeremo non potrà che migliorare la qualità di quello che abbiamo saputo essere e abbiamo saputo dare. Il tempo è dalla nostra parte. Lo dicevano i Rolling Stones negli annni 60 e mi sento di sottoscriverlo.

Alle donne più giovani invece vorrei fare uno spoiler. Guardateci: non è poi così male quello che vi aspetta.

Silvia GALLI

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