Mentre al cinema impazza Piccole donne che, tra l’altro sembra essere in odore di Oscar vista l’incetta di nominations, abbiamo chiesto ai nostri lettori quali siano i libri che più hanno influenzato le loro infanzie o adolescenze.

Ci siamo stupite di quanto siano stati profondi e circostanziati i commenti e di quanto i nostri lettori abbiano iniziato, fin da piccoli, a leggere i gradi classici.

Se la stra grande maggioranza delle ragazze è stata avvicinata alla lettura dalle avventure delle sorelle March, come Pinella che ha svelato che Piccole Donne, i è anche il libro della vita. Perché ha ritrovato tutti i valori con cui l’hanno cresciuta. La famiglia, l’uguaglianza, l’amore per la la letteratura e per la scrittura.

Ma non mancano le sorprese. Felicia Kingsley, ad esempio, di professione scrittrice, cita, sempre della Alcott un’opera meno conosciuta “Una ragazza fuori moda” chissà che non arrivi  proprio da questa lettura la sua passione per il romance?

Adriana ha scelto la Storia Infinita prima e Dracula subito dopo. Benedetta invece dopo essere stata affascinata da La capanna dello zio Tom, ha preso in mano il Piccolo Principe e Pinocchio che ancora giacciono sul suo comodino da Notte.

Pallina, da vera ribelle ha imparato il piacere della lettura dalle Avventure di Tom Sawyer mentre Nastasia ha particolarmente apprezzato Ascolta il mio cuore di Bianca Pitzorno, da cui ha appreso il valore dell’amicizia,  e poi  grandi classici come  Il gabbiano Jonathan Livingston e Il Piccolo Principe.

Martina ha detto che “Un indovino mi disse di Terzani, mi ha fatto immaginare una parte di mondo che non conoscevo e soprattutto la voglia di andarlo a conoscere e poi anche noi i ragazzi dello zoo di Berlino perché é stata una bella dose di vita vera quando giocavo ancora con le Barbie”

Per Chiara, Agatha Christie l ha accompagnata nei viaggi in Inghilterra e aiutata a combattere la solitudine dei primi viaggi a 13 anni. E con Anna Frank ha scoperto quanta emozione e tristezza può trasmettere un libro.

Piccole donne, Pollyanna, La piccola principessa e il Giardino segreto sono i libri  legati all’infanzia, di Francesca  accomunati dal messaggio trasversale di resistere agli accidenti della vita, perseverare nei propri obbiettivi e agire con sguardo generoso verso il prossimo.

Veronica, invece l ritratto di Dorian Gray perché rappresenta la battaglia quotidiana tra l’essere e l’apparire,  e Cristiana , torinese doc ha citato il libro Cuore. “Un po’ triste, ma tanti sono stati gli insegnamenti, alcuni che mi sono rimasti dentro più di altri come il rispetto per i genitori la sopportazione delle difficoltà e la carità.”

Isabella e Clara hanno citato Salinger: il giovane Holden, mentre Vera nella fanciullezza ha apprezzato Pollyanna, per la sua tendenza a pensare sempre positivo e vedere sempre il bene anche quando non c’è.

E tra i maschietti Gianfranco come Cristiana  il Libro Cuore, ma soprattuto per l’amor patrio, Gabriele ha citato Omaggio alla catalogna di Orwell perché insegna che tutte le dittature si assomigliano, Roberto “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman per le atmosfere e, ovviamente, per la bella e triste storia narrata. Andrea cita Il piccolo principe,  per il concetto di amore assoluto ed ideale che esprime. Invece Francesco ha scelto il Paese delle pellicce di Jules Verne, soprattutto per i paesaggi descritti.

Tantissimi ci avete risposto con capolavori della letteratura, ma questa volta abbiamo voluto raccontare i libri per ragazzi, quei libri che nelle calde assolate giornate di vacanza hanno riempito pomeriggi afosi o che negli inverni freddi hanno fatto compagnia anche agli studenti più annoiati. Daniele si è fatto sfuggire un Lolita, anche se a pensarci bene, poi ha preferito 20.000 leghe sotto i mari e anche  lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta.

Tra l’altro, nessuno ha citato Penny Parrish: in America si vive così di Janet Lambert, un vero e proprio caposaldo della letteratura femminile, quasi un Piccole Donne 2.0, dove per 2.0 si intendono gli anni 50 del secolo scorso.

Ognuno ha un proprio libro del cuore che non sarà mai eguagliato da nessun altro forse anche solo per il -grandissimo- pregio di aver avvicinato alla lettura.

 

Silvia GALLI