Vi parteciperà per la quarta volta, dopo essersi conquistata il secondo posto nel 2012 grazie all’intensa interpretazione di La notte. Nei giorni festivalieri uscirà Se vedo te, l’album che contiene i due brani con i quali gareggerà: Lentamente (il primo che passa) e Controvento. La musica, la televisione, il cinema, la letteratura (Tu eri tutto per me, il suo secondo romanzo, è stato pubblicato lo scorso novembre): l’universo di Arisa è vasto. Mi ripete più volte: “Capisci cosa voglio dire?”, forse perché il suo mondo e le cose che ritiene importanti è abituata a cantarle con la sua dolce voce, capace di conquistare il grande pubblico come le orecchie più raffinate.

Su Instagram ha pubblicato il video della sua entusiastica reazione alla notizia che avrebbe partecipato al Festival di Sanremo. Cosa la entusiasma così tanto?

La possibilità di fare conoscere il mio nuovo progetto musicale a tutta l’Italia, perché con obbiettività solo Sanremo ti dà questa possibilità nel nostro paese, Il festival rappresenta il migliore ufficio stampa. Non mi interessa la gara in sé, non cerco la competizione con i miei colleghi, ma solo con me stessa: cerco di superarmi e fare di meglio.

Cosa raccontano i due brani che presenterà all’Ariston?

“Lentamente (il primo che passa)”, scritto da Cristina Donà, racconta una rinascita, è la storia di una donna che soffre per un amore viscerale, e il primo che passa è colui che la farà stare bene, che giungerà portandosi via il suo dolore. Diamo un’importanza esasperata all’amore, spesso quello che noi crediamo essere un grande sentimento non è altro che una tormentata pausa di riflessione del nostro cervello, perché diventiamo irrazionali. “Controvento” invece è una promessa…

Lei che rapporto ha con le promesse?

Ne faccio molte e spesso non le mantengo. A volte ne onoro alcune incredibili e mi sorprendo di come ci riesca, e invece non riesco a rispettare quelle più stupide. Però in amore non prometto mai nulla a nessuno.

A tal proposito lei ha dichiarato che né la convivenza, né il matrimonio fanno per lei. Pensa invece ad una famiglia?

Non so se avrò una famiglia di quelle canoniche: mamma, papà, figli e cuccioli a casa. Sento di essere predisposta all’amore, potrei amare i figli degli altri. La mia è una famiglia allargata alle persone che incontro, per esempio quelle con cui lavoro e che occupano un posto speciale nel mio cuore. Mi sento molto fortunata perché vedo che tra me e la gente si crea una particolare simpatia, una sorta di affinità segreta con le persone. Per esempio quando sono in giro all’estero, in Thailandia o a Copenaghen, la gente non sa che lavoro faccio, il loro avvicinarsi a me è spontaneo e caloroso. Questo è un lavoro difficile e in certi momenti hai bisogno di un incoraggiamento, che spesso trovo proprio nello sguardo degli sconosciuti. È una cosa magica.

 

Ogni volta sul palco dell’Ariston ci ha svelato qualcosa di nuovo. Che Arisa vedremo questa volta?

Qualsiasi cambiamento è sempre stato naturale, inconsciamente lavori su te stessa nel corso del tempo. Non si tratta di preparare qualcosa, ma di viverla. Anche se può sembrare che io lavori dietro la mia immagine e la costruisca, non so cosa indosserò sul palco! Preferisco stare molto comoda e sono una vera pigrona, ho tantissime scarpe solo perché accumulo tutto e non butto via nulla, ma in realtà indosso gli Ugg da novembre ad aprile e le infradito da maggio ad ottobre. Ma ammetto che la cura di mani e piedi per una donna è molto importante.

Eppure la sua immagine è cambiata molto…

Man mano che cresci hai la necessità di volerti più bene. Io mi piacevo anche quando cantavo Sincerità e dicevano che ero cicciottella, mi sono sempre trovata bene nel corpo che avevo. Baso la mia vita su altre cose, sono altre le cose che mi fanno stare male. Cerco di piacere a me e al mio uomo, l’apprezzamento delle persone mi fa piacere, ma rappresenta comunque un punto di vista esterno. Solo tu conosci realmente te stessa ed è importante l’apprezzamento che hai di te, non quello di chi conosce solo una parte.

All’inizio del nuovo anno su Facebook ha scritto ai suoi fan: “Tenete in ordine e in pulizia gli spazi che occupate, alzatevi presto al mattino”

Si tratta di consapevolezze che ho acquisito crescendo: se prima eri più superficiale e non avevi alcun metodo, con gli anni senti la necessità di acquisirlo. Si tratta di buoni propositi che io per prima mi impegno a realizzare, perché mi rendo conto che vivere in spazi ordinati rende ordinata la mia mente e mi fa sentire meno nervosa. Quanto allo svegliarsi presto è un’abitudine che ho acquistato ultimamente: di mattina il paesaggio ha una luce diversa, è come se il sole mi ricaricasse di energie prima di affrontare una giornata che è sempre piena di impegni, ma molto normale fatta di lavoro e momenti di relax con il mio fidanzato.

Non le piace la vita mondana?

Io non faccio musica né per apparire né guadagnare denaro, voglio solo cantare le cose che mi piacciono e che per me hanno un valore. Per la stessa ragione non mi interessa se non sono io a scrivere i testi delle canzoni che diventano dei singoli, scelgo sempre con obiettività, senza alcun desiderio di primeggiare.

Cosa si augura per il nuovo anno?

Spero in una serenità generale che aiuti i giovani a superare la paura per il futuro e che i cattivi esempi li aiutino a crescere. Bisogna essere forti e spero che la musica possa avere un ruolo in questo, come in passato è stata capace di aiutare altre generazioni.

Durante il Festival di Sanremo del 2012 Walter Veltroni e Ivan Scalfarotto si dichiararono suoi fan, lei è fan del nuovo PD?

Beh li ringrazio, ma io di politica credo di non capirci gran che. Mi dichiaro solo abbastanza confusa e spaesata rispetto al fatto che non capisco a chi credere. Non ho idea di chi possa fare la cosa giusta per me se non io stessa.

Da allieva ha frequentato l’Accademia di Mogol e da giudice ha preso parte ad X Factor. Quale esperienza ritiene più formativa?

Hanno la stessa valenza, con la differenza che il talent show ti rende subito famoso. Il risultato poi dipende dai singoli casi: X Factor o Amici possono diventare una grande occasione se vengono vissuti come un percorso di studio e di crescita, se si pensa solo alla fama si ha già perso in partenza. La musica sta attraversando un momento di grande confusione e i giovani fanno molti tentativi pur di realizzare i loro sogni, per questo è necessario vedere in ogni esperienza un potenziale tesoro, un modo per crescere.

Poco tempo fa aveva dichiarato di essersi appassionata al repertorio di Enzo Jannacci, come mai?

Mi ha colpito la sua verità. Non aveva né una voce né un’interpretazione canonica, però si potevano scorgere nel suo timbro i tratti della sua anima e il brivido arrivava sempre. Le sue canzoni erano franchezza e poesia insieme. Ritratti, ritratti bene.

Ad una carriera all’estero ha mai pensato?

Sì, ma è già così difficile gestire il mio “piccolo orticello” che avrei paura di non riuscire a farcela. Senza contare che non potrei pensare di stare così lontana dai miei genitori, Milano-Potenza (dove vivono) mi sembra un’enorme distanza e quando riesco faccio anche 9 ore di viaggio in autobus per andarli a trovare.

Del fenomeno Miley Cyrus che ne pensa?

La trovo tostissima! Al di là del fatto che tutte le giovani cantanti americane sono sulla stessa scia piuttosto hot, Miley ha una grande voce ed è una grande interprete. Al di là della sua immagine provocante trovo che ci sia una sostanza, canta con il cuore e mi fa molta tenerezza.

Magari potrebbe lanciarsi nel twerking sul palco dell’Ariston…

Ma io sono un ragazza del Sud! (ride n.d.r.). La verità è che mi piacerebbe molto ballare sul palco e gettarmi in coreografie sexy senza temere di apparire ridicola. Ma non lo farò, perché mi sentirei ridicola…appunto.

Andrea VIGNERI 

 

 

 

 

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