di Paola PERFETTI

L’Italia dei cachi o delle quote rosa? Delle sgallettate in TV o delle donne che lottano per le pari opportunità? Le Voci Intorno è il nuovo romanzo edito Cairo Editore di Maria Pia Ammirati. Scrittrice, giornalista e dirigente televisiva, ha esordito nel 1991 con Il vizio di scrivere, un saggio sul romanzo italiano degli anni ’80 anche se il grande passo è avvenuto nel 2000 con il romanzo “I cani portano via le donne sole”. Nel 2005 arriva il premio Grinzane Cavour per “Un caldo pomeriggio d’estate”; nel 2010, “Se tu fossi qui” é uno dei finalisti dal premio Campiello 2011.

Oggi Maria Pia Ammirati torna in libreria con una “tragedia di una ragazza imprigionata oltre il confine tra la vita e qualcosa che vita non è”.

Parlarne diventa il pretesto per affrontare l’annosa questione: questa è l’Italia delle Donne?

Donne – comunicazione – servizio pubblico – cariche e pari opportunità. Ha delle buone notizie e soprattutto: ha dei numeri incoraggianti da fornire a noi di TheWoman?
Non saprei dire se ci sono proprio dei numeri incoraggianti, direi piuttosto che c’è una crescita obiettiva della presenza delle donne nel mondo del lavoro e una presenza sempre più qualificata. Il mondo della comunicazione non solo non fa eccezione ma si è molto femminilizzato, le donne sono protagoniste riuscendo a ricoprire sia ruoli di comando che rappresentativi.

Vice direttore e scrittrice: ci regali un’immagine, un quadro della Donna? C’è qualcuna che, ad alti livelli, meglio rappresenta le quote rosa nel nostro Paese?
Le donne che rappresentano al meglio il nostro Paese ce ne sono per nostra fortuna tante, indico come esempio recente i ministri donne dell’attuale governo, preparate, competenti e forti. Capaci di imporre progetti importanti con la forza della professionalità e della personalità.

Lavoro e famiglia sono ancora inconciliabili? Lei come ce la fa?
Credo che ogni donna, ogni giorno, si chieda se ce la farà anche il giorno dopo, se riuscirà a mettere insieme la famiglia, l’amore, il lavoro, i conflitti, la cena e il pranzo, una telefonata con un’amica e quella con i genitori i figli e il marito. Un mondo complesso che le donne gestiscono con apparente facilità in realtà con un enorme sacrificio personale, e con varie e diverse penalizzazioni che passano dal trascurare se stesse al volere troppo da se stesse. Me la cavo anch’io come tutte.

Che cosa rappresenta per Lei la firma della Carta per le Pari Opportunità del dicastero del Lavoro, delle Politiche Sociali e delle Pari Opportunità insieme al suo direttore di Rete – dona – Lorenza Lei e al ministro – donna – Elsa Fornero?
Significa molto per una grande azienda come la Rai, significa per le donne una maggiore protezione e allineare aspettative e crescita professionale ad altre aziende. È molto importante il termine coesione per poter ottenere di più, avere obiettivi comuni serve a far crescere la consapevolezza e la voglia di arrivare.

La RAI oggi è femmina?
Io credo lo sia sempre stata perchè la Rai come ogni strumento che usa linguaggi di narrazione ha un pubblico prevalentemente femminile. Poi esiste l’altra faccia del sistema che mi fa dire aihme la RAI è molto maschile, lo è in particolare per quantità: gli uomini sono molti di più delle donne in tutti i settori.

E l’italia?
L’Italia è più femmina della Rai! Le donne sono di più e più brave a scuola, si laureano più dei maschi, arrivano al lavoro piene di passione ed energia, sono più capaci di mettersi in gioco.

Maria Pia Ammirati: si descriva con tre aggettivi
Ironica, generosa e perfezionista.

Se tu fossi qui: come ci presenta il suo romanzo?
Un romanzo sul dolore e sulla perdita dell’amore, ma anche un romanzo che tenta il superamento del dolore e il recupero dell’amore.

E lei “fosse lì domani”: chi sarebbe e dove sarebbe?
Per me il futuro è una dimensione essenziale, direi che è la mia dimensione, quindi mi faccio spesso questa domanda. E tra me spero, e mi preparo, a vivere una vita serena tra libri e arte. Solo per il puro piacere di vivere.