Davanti alla proposta di Legge, presentata di recente alla Camera, per modificare l’Articolo 1 della Costituzione, si sono mobilitati associazioni e gruppi organizzati di donne, dalla Rete Viola all’Onerpo, dal Forum Ambientalista all’Aidos, dall’Udi all’Arcidonna, dai Centri Antiviolenza all’Associazione per la Democrazia Costituzionale.

Un treno carico di donne provenienti dal nord d’Italia, e un altro partito dalla Sicilia, si congiungeranno dunque a Roma il 24 settembre per manifestare in difesa della Costituzione repubblicana circondando il Parlamento.

Per questo, oltre a stringere il Parlamento in un cerchio umano a difesa dei fondamenti costituzionali, le donne si recheranno al Quirinale, sede del Capo dello Stato, istituzione massima che per legge deve garantire il rispetto della Costituzione e la sua inviolabilità. La manifestazione proseguirà con la partecipazione alla Marcia per la Pace di Assisi del giorno dopo, il 25 settembre.

Giungeranno a Roma le cittadine e i cittadini di questo Paese che condividono l’obiettivo di questa battaglia in difesa di valori irrinunciabili per ogni essere umano, unendo in un unico “Treno per la Costituzione” le donne d’ Italia, per ribadire così, in modo tangibile, la volontà di agire a tutti i livelli, per un’Italia unita, democratica, repubblicana, che trovi nelle donne la forza viva, creativa e propositiva per un concreto e ormai inderogabile cambiamento” recita un comunicato dei gruppi che organizzano l’iniziativa.

Un cambiamento che deve partire “proprio dall’attuazione totale della prima parte dall’articolo 1 della Costituzione che afferma che “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, per far sì che tanti giovani disoccupati siano messi in grado di concorrere alla vita della società e di dare il loro migliore contributo, e dalla reale applicazione degli articoli 41 sull’iniziativa privata che non contrasti con il bene sociale, il 51 sulle pari opportunità, e l’articolo 11 sul ripudio della guerra“.

Informazioni: info@trenodelledonneperlacostituzione.it

Marco Poggi