Quando dici cappello la prima cosa che ti viene in mente è Borsalino e, viceversa, quando dici Borsalino pensi immediatamente al cappello. Se dobbiamo parlare di icone, non abbiamo dubbi sul fatto che una maison che ha compiuto 150 anni sia davvero la testimonianza di un Made in Italy e di un hand made che funzionano benissimo, di un brand che è riuscito a rinnovarsi nel tempo, anche grazie all’utilizzo delle tecnologie 2.0. Pensate, ad esempio, che il marchio ha una pagina facebook popolata da più di 11000 fan.

Borsalino è riuscito a mantenere storia e tradizione – quindi un passato celebre – senza però diventare un marchio vecchio, motivo per cui oggi avere un cappello firmato dal marchio piemontese continua ad essere trendy. La loro bravura è stata anche quella di riuscire a reinterpretare il modello iconico in colori originalissimi, diversi dai soliti bianco e nero, anche grazie alle partnership con nomi ed artisti celebri che hanno realizzato delle capsule, in grado di tenere alta quella che potremmo chiamare una hat mania.

Altro brand illustre di cappelli italiani è Barbisio. Il suo stile un po’ più classico lo rende perfetto per i veri intenditori del cappello e fa del marchio un’azienda molto forte del Made in Italy. Diciamo, però, che per ciò che riguarda le forme e i colori rimaniamo su un profilo molto diverso da quello di Borsalino. Quello che conta per il brand di proprietà della famiglia Romiti è la classicità. Almeno stando anche a vedere l’homepage del loro sito internet, in cui peraltro non compare la collezione donna. I cappelli da uomo di Barbisio sono di grande personalità, giocati tutti intorno al feltro, materiale sicuramente di punta, e pensati per l’uomo classico. L’approccio, dunque, per ciò che mi riguarda è sicuramente meno informale e meno glam.

Esatto opposto di Barbisio è il marchio italiano Nanà, che produce cappelli super trendy, che si possono acquistare anche online sul sito di Luisaviaroma e nei grandi multi store dove è importante anche il côte modaiolo. Oltre che per i cappelli, Nanà è famoso, o meglio è forse più famoso, per gli accessori per i capelli, come ad esempio i cerchietti realizzati con piume, con velluti molto particolari o con casate di materiali più o meno pregiati. Stiamo parlando di accessori e cappelli che hanno dei prezzi significativi che possono arrivare anche sui 400 euro.

I copricapo di Nanà – meravigliosi, originali e particolarissimi – ovviamente, e questo vale un po’ in generale per i cappelli, devono essere portati da chi se lo può permettere. I francesi dicono che ci vuole la tête à chapeau, quindi una testa e un volto adeguato per portare il cappello. Questo detto vale soprattutto quando si sceglie di indossare questo genere di abbellimento sulla testa.

Ovviamente le  creazioni di Nanà non possono essere utilizzate per andare in ufficio al mattino o per andare a cena con gli amici, ma vanno riservate ad occasioni particolari. Ci vuole, peraltro, anche nell’eventuale situazione giusta, lo stile giusto: una donna in grado di reggere (non perché pesino, ma perché sono estremamente importanti) uno di questi copricapi, deve avere una sicurezza in se stessa ed uno stile che sia coerente con quello che mette in testa, perché altrimenti l’essere ridicoli è dietro l’angolo. Nanà, insomma, non è per tutti.

 

Francesca SENETTE – giornalista esperta di moda e nuova fashion blogger di Birkin.it