Non è certo un segreto che siano moltissimi i palazzi in giro per l’Italia ad essere stati “impacchettati” per restauri in questo periodo.

Al di là del disagio per chi ci abita nei palazzi e per chi deve cercare parcheggio attorno, i ponteggi inevitabilmente rendono buio anche il più luminoso degli appartamenti.

Molte piante rischiano di soffrire se non addirittura di morire quando non prendono luce.  E’ opportuno spostarle per tutta la durata dei lavori. Ma si deve rimanere senza piante per forza?

Assolutamente no.  Alcune varietà possono prosperare senza un’abbondante luce solare. Bisogna semplicemente cercare quelle con abbondanti foglie verdi, che fotosintetizzano più facilmente. “Invece di seguire la via della fioritura, concentrati su un fogliame eccezionale”, affermano i professionisti del settore. Quindi, per mantenerli sani in inverno, bisogna aumentare l’umidità, contrastando il caldo secco generato dai caloriferi, in particolare se il terreno sembra asciutto al tatto. Nebulizzarli regolarmente, raggrupparli in modo che condividano l’umidità rilasciata naturalmente o tenerli su vassoi di ciottoli pieni d’acqua sono le soluzioni più efficaci.

Ecco alcune piante che potrebbero fare al caso:

(con i consigli degli esperti per curarle al meglio)

  • felci

Le felci non richiedono molta luce, ma hanno sete e hanno bisogno di acqua circa due volte a settimana. Quando ne porti uno a casa, depotalo e ispeziona le radici; crescono velocemente, quindi se sono a grappolo fitto, aumenta la dimensione del contenitore .

  • Filodendri

Queste luminose bellezze tropicali amano i punti ombrosi, perché i raggi diretti possono bruciare le loro foglie lucide. Innaffia quando la metà superiore del terreno è asciutta, il che dovrebbe essere ogni settimana o due.

  • Peperomie

Queste repliche di mini alberi della gomma sono “piante radianti” perché sono resistenti. Completali quando il terreno è asciutto, circa una volta alla settimana.

  • muschi

Per mantenere i muschi , come la selaginella di Martha, vista sopra, felici da tutti i lati, ruotali di mezzo giro ogni due settimane, dice Martin: “Rispondono meglio alla luce indiretta bilanciata”

Silvia GALLI