I genitori di Wilma Montesi, sconvolti da quanto accaduto alla loro figlia, si rifiutano di considerare l’ipotesi che Wilma sia morta dopo un’orgia con personaggi in vista del jet set romano e sostengono pubblicamente l’innocenza di Piero Piccioni.

Il 30 settembre però il giornalista Fabrizio Menghini, che seguiva il caso con continuità sin dalla mattina del ritrovamento del corpo di Wilma, dalle pagine de Il Messaggero, avanza l’ipotesi che ad assassinare Wilma possa essere stato il giovane zio della vittima, Giuseppe Montesi.

Quest’ultimo, sulla base delle dichiarazioni dei familiari di Wilma, sarebbe stato segretamente innamorato della ragazza e, dal momento che possedeva un’auto, avrebbe anche potuto seguire la giovane e trasportarne il corpo sulla spiaggia di Torvajanica.

Il sospetto nei confronti dell’uomo si era irrobustito ulteriormente dopo che quest’ultimo si era rifiutato di raccontare dove si trovava la notte in cui Wilma era morta. Solo in un secondo tempo Giuseppe Montesi aveva ammesso che stava trascorrendo la serata con la sorella della sua fidanzata. Alibi che verrà poi confermato dalla donna.

Roberta BRUZZONE – criminologa e psicologa forense Presidente dell’Accademia Scienze Forensi