Maria Chiara Carrozza, classe 1965, è stata il Rettore più giovane d’Italia (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dal 2007 al 2013).

Con una laurea in fisica nel 1990 e un PhD in Ingegneria nel 1994, la nostra nuova ministra è Professore Ordinario di Bioingegneria e Robotica a Pisa, ma è stata anche visiting professor all’Università di Vienna, gestore scientifico del laboratorio per la Robotica Umanoide presso l’Università di Tokyo e guest professor dell’Università di Zhejiang.

Detto questo vi immaginerete una vita privata scarna per mancanza di tempo, invece, per dimostrarvi che coordinare casa e famiglia si può, la riservatissima ministra possiede anche una splendida famiglia: un figlio laureato in giurisprudenza, una figlia laureata in fisica e un marito a sua volta professore (Umberto Carpi, politico classe 1941).

I suoi interessi infatti sono assai variegati: spaziano dalla robotica umanoide alla cucina giapponese, dagli ambienti intelligenti allo sci, dai sensori tattili ai film di Federico Fellini.

“Sono esigente con me stessa e con gli altri, ma so essere comprensiva e so come ritrovare la serenità nei momenti di stress” dice di sé la neoministra, che scarica tra sushi e piste innevate lo stress accumulato nei numerosissimi impegni di tutti i giorni.

Purtroppo le finanze attuali sono quelle che sono, e la frustrazione di avere il timone di una nave che non riesce a salpare è grande: per questo speriamo che, nonostante le dichiarazioni di possibili dimissioni, questa grande donna tenga duro e regali alla nostra Italia un po’ della sua tenacia e della sua cultura (lei che, sui neutrini del CERN, potrebbe sicuramente tenere un corso).

Erika POMPILI

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