Alla fine, sono stati l’ex fidanzato della giovane Valerio Menenti, 26 anni, e il padre di quest’ultimo Riccardo Menenti, 54 anni. A far scattare l’arresto, la squadra mobile della questura di Perugia che in queste ore ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

A carico di padre e figlio pendono le accuse di omicidio, quello di Alessandro Polizzi, e di aggressione alla fidanzata di lui, Julia Tosti. Secondo una nota della procura perugina, i due “gravemente indiziati del reato di omicidio in danno di Alessandro Polizzi e tentato omicidio in danno di Julia Tosti“, anche se le indagini proseguono.

LA PRIMA RICOSTRUZIONE.  Riccardo Menenti sarebbe l’esecutore materiale dei due atti delittuosi. Valerio, il figlio, sarebbe il mandante la cui posizione è aggravata dalla contestazione di premeditazione e crudeltà verso le persone.

Intorno alle 3, un uomo con il volto coperto da un passamontagna sarebbe entrato nell’appartamento in cui il giovane da poco conviveva con la fidanzata, Julia Tosti, di 20, a sua volta rimasta ferita ad una mano. Siamo al terzo piano di via Ricci, nel capoluogo umbro.

Dopo aver sfondato la porta e sparato alcuni colpi di pistola, i due giovani avrebbero provato a reagire ma sarebbero stati raggiunti da diverse sprangate alla testa. Alessandro muore subito, raggiunto ai polmoni da un colpo di una vecchia calibro 9 (verrà trovata nell’appartamento) il cui proiettile ferisce anche Julia ad una mano.

Nelle ore immediatamente successive, le indagini della squadra mobile di Perugia si indirizzano verso l’ex fidanzato di Julia, Valerio Menenti e il padre di quest’ultimo, Riccardo indagati a piede libero. Entrambi si sono sempre dichiarati innocenti: Valerio, la notte dell’omicidio, era ricoverato all’ospedale di Perugia per le lesioni riportate in una violenta lite nella quale era rimasto coinvolto anche Polizzi.

I PRIMI COMMENTI. “Penso ad Alessandro, il mio amore…“: sarebbero state queste le prime parole della giovane fidanzata di Polizzi alla notizia dell’arresto dell’ex fidanzato e suocero. Julia avrebbe continuato, rivolta al suo legale – “E’ una liberazione dal terrore in cui vivo” nonostante, ha sostenuto l’avvocato di Julia “Non possiamo ancora dire con assoluta certezza che siano loro i responsabili dell’omicidio. Rilevo però che gli inquirenti hanno atteso prima di prendere qualsiasi provvedimento. Non è stata applicata repentinamente la misura cautelare ma sono stati approfonditi tutti gli elementi“.

Al momento, dopo l’operazione alla mano, Julia è stata portata in una località protetta, insieme alla sua famiglia, ed è assistita da uno psicologo. Poche ore fa, il suo commento postato sulla bacheca Facebook del fidanzato che non c’è più: “Oggi sono stata con il tuo cucciolone adorato… siamo stati con il tuo cucciolone ti sentivo lì con me ♥”

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