Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa il 22 giugno 1983, racconta così l’incontro con Papa Francesco, dopo la messa che Bergoglio celebrò nella parrocchia di S. Anna in Vaticano, pochi giorni dopo la sua elezione.

Proprio quando mancano ormai pochi giorni all’anniversario dei trent’anni dalla scomparsa della ragazza figlia di un dipendente vaticano, sparita in circostanze mai chiarite.

Il Messaggero e l’Huffington Post riportano le parole di Pietro Orlandi, così:”Era il 17 marzo, da allora ho tenuto questa cosa nel cuore, sperando che avrei potuto incontrarlo. Voglio capire se può aiutarci a sapere se Emanuela è viva o morta. Ho fatto già quattro richieste per poterlo vedere e parlarci…“. “L’unica cosa che non voglio è il silenzio -ribadisce il fratello di Emanuela- e lui, il Papa della gente, ha detto che ai giovani non va rubata la speranza. Io non rinuncio a sapere la verità”.
Per il 22 giugno, alle 19.30, “sto organizzando una fiaccolata per Emanuela, che dovrebbe terminare a piazza S. Pietro. Il titolo è ‘Ritorno a casa’: vorrei ripercorrere quella strada che mia sorella non è riuscita a fare. Quel tratto che dall’uscita di scuola di musica, a piazza Sant’Apollinare, portava a casa nostra, in Vaticano. Ma non l’abbiamo più vista tornare…”.
Se questo fosse vero, allora, ancora una volta, cadrebbe la nuova pista aperta dagli inquirenti.

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