Azouz Marzouk era rispettivamente padre e marito di due delle vittime ed è stato parte civile al processo contro i coniugi Romano ma fino ad un paio di anni fa non aveva mai avuto modo di studiarsi gli atti integralmente, per sua stessa ammissione.

Poi ha cambiato legale e ha avuto finalmente questa occasione e, atti alla mano, si è convinto che per la strage della sua famiglia sono stati condannati due innocenti. La sua convinzione è tale da spingerlo a muoversi ufficialmente anche sotto il profilo giudiziario per chiedere la riapertura del caso.

Del resto sulla scena del crimine, sulla base della relazione del RIS di Parma, non venne trovata nessuna traccia dei due coniugi né venne trovata traccia alcuna delle vittime nell’abitazione dei due coniugi.

Sulla famigerata “microtraccia” di sangue della sig.ra Cherubini (una delle vittime, la vicina di casa che viveva al piano di sopra) trovata sul battitacco esterno della Seat Arosa di Olindo sono emerse delle gravissime anomalie sia nella fase di ricerca (si tratta di una traccia del tutto invisibile ad occhio nudo) che Roberta-Bruzzone-criminologanella fase del repertamento, senza contare che la sua presenza è comunque abbondantemente spiegabile da una banalissima contaminazione secondaria.

Insomma, troppi lati oscuri su questa storia che indubbiamente devono essere chiariti al più presto.

Roberta BRUZZONE – criminologa e psicologa forense Presidente dell’Accademia Scienze Forensi 

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