Vi è mai capitato di accorgervi di avere il ciclo e non avere un assorbente a disposizione? Una gran rottura se non un vero dramma se ci troviamo lontano da una farmacia. Il fatto è che noi possiamo andarli a comprare, anche se cari gli assorbenti possiamo permetterceli (almeno, quasi tutte). Abbiamo già raccontato perché gli assorbenti costano così tanto, trattandosi di un bene di primaria necessità non dovremmo pagarli così tanto, eppure succede.

Succede però che finalmente l’argomento mestruazioni è stato trattato durante la serata degli Oscar dove il documentario Il ciclo del progresso è stato premiato con l’ambita statuetta. Il cortometraggio parla proprio della condizione delle donne del villaggio Kathikhera ad est di Nuova Dehli. In India le donne che hanno il ciclo sono considerate impure e la maggior parte delle volte non riescono a permettersi degli assorbenti perché sono difficili da reperire e molto molto cari. Il problema non è solo economico e sociale ma anche igienico. Le donne sono costrette ad utilizzare pezzi di stoffa che non sono molto efficaci e soprattutto possono essere causa di infezioni.

In india delle mestruazioni non si parla e quindi la situazione non è mai migliorata. Fino ad ora almeno. Il breve documentario di 26 minuti ha seguito la vita di 7 donne fra i 18 e i 31 anni che usano una nuova macchina che fabbrica assorbenti a basso costo. Questa macchina è stata inventata da un uomo, il signor  Arunachalam Muruganatham, che ha ideato questo macchinario per aiutare le donne ad essere indipendenti anche in quei giorni con l’aiuto della onlus Action India.

Il film è anche uno spunto anche per avere una panoramica della società indiana dove il 23% delle ragazze abbandonano la scuola quando raggiungono la pubertà a causa del ciclo mestruale. A dirigere il film Rayka Zehtabchi, una regista americana di origini iraniane che ricevendo il premio ha dedicato questo successo alle donne indiane: «Non riesco a credere che un film sulle mestruazioni abbia appena vinto un Oscar. Sappiate che voi state aiutando le donne di tutto il mondo a lottare per l’uguaglianza».

MaZ