Ho ‘le mie cose’, sono ‘in quei giorni’, ho il ‘marchese’ o il più romantico ‘la rugiada’, o il più comune ho ‘il rosso’. Sono solo eufemismi che vogliono dire una ed una sola cosa ‘mestruazioni‘.

Quasi tutte le donne le hanno, ogni mese, per circa 4-5 giorni ed è assolutamente necessario avere degli assorbenti, dei tamponi o una coppetta mestruale. Necessario è proprio la parola giusta perché non è possibile farne a meno, a meno che non si voglia tornare ai metodi delle nonne, decisamente scomodi o provare il free bleeding, una pratica nata come protesta che consiste nel lasciare scorrere il sangue naturalmente.

Insomma, la questione è calda, la tampon tax è una realtà che non ci piace per niente perché gli assorbenti sono tassati al 22% perché non sono considerati beni di primaria necessità. La petizione di change.org ‘Le mestruzioni non si tassano’ lanciata nel 2016 da un ragazza italiana ha raccolto quasi 70.000 sostenitori, l’argomento è tornato nei dibattiti politici e sui giornali, anche Milena Gabanelli ha approfondito la questione facendo dei calcoli per capire bene di che cifre andiamo a parlare.

Ogni donna, dal menarca alla menopausa, escludendo le eventuali gravidanze, ha circa 520 cicli mestruali e consuma almeno 12 mila assorbenti” riporta il Corriere.

Una buona notizia arriva dalla vicina Scozia, secondo il GuardianIl governo scozzese è il primo al mondo a rendere i prodotti sanitari femminili disponibili gratuitamente per tutte le sue 395.000 alunne per aiutare a bandire il flagello del ‘period poverty’. Un recente sondaggio condotto su oltre 2000 persone da Young Scot ha rilevato che un intervistato su quattro a scuola, college o università in Scozia ha faticato ad accedere ai prodotti sanitari. Inoltre, le ricerche del gruppo di base Women for Independence hanno rivelato che quasi una donna su cinque ha attraversato dei momenti difficili a livello economico.

Il nostro investimento di 5,2 milioni di sterline significherà che questi prodotti essenziali saranno disponibili per coloro che ne hanno bisogno in modo sensibile e dignitoso, il che renderà più facile per gli studenti concentrarsi completamente sui loro studi” afferma Aileen Campbell, parlamentare scozzese.

Mentre qui da noi è tutto ancora fermo, cosa è successo attorno a noi? La Francia ha abbassato l’imposta dal 20% al 5.5%, l’ Olanda è arrivata al 6% mentre in Inghilterra al 5,5%. In Belgio siamo attorno al 6%, l’Irlanda ed il Canada invece hanno proprio abolito la tassa. Le attiviste hanno ottenuto una eliminazione dell’aliquota anche in India e mobilitazioni ci sono anche nella lontana Malesia.

Quanto ancora dobbiamo aspettare per ottenere una risposta? Giuseppe Civati, fondatore e primo segretario di Possibile, deputato dal 2013 al 2018, ha presentato una proposta di legge per abbassare l’iva degli assorbenti al 4% nel lontano 2016, dobbiamo entrare in menopausa per vederla entrare in vigore?

MaZ

Photocredit: brunelstudents.com