Ci sono in chiesa e nella sala del ricevimento, ma non dobbiamo dimenticare che l’evento del matrimonio in realtà inizia nella casa della sposa, dove fervono i preparativi e dunque merita adeguati allestimenti floreali.

Ci sono tre regole fondamentali da seguire: rispettare quali sono i fiori di stagione, anche perchè si mantengono freschi nell’arco della giornata; adeguare le scelte floreali al tema e all’atmosfera del matrimonio nel complesso; fidarsi del fiorista quando disapprova per ragioni tecniche le vostre richieste, altrimenti rischiate di trovarvi di fronte ad un risultato assai diverso dalle vostre aspettative.

Le decorazioni floreali per la casa in realtà iniziano già all’esterno dell’abitazione, ma occorre avere il buongusto di evitare forzature che risulterebbero pacchiane, degne di un film di Matteo Garrone. Se si tratta di un’abitazione singola si può decorare la porta di casa con una struttura ad arco di ferro battuto ricoperta di fiori che conferisce un tocco romantico, se si tratta di un palazzo condominiale meglio delle sobrie palme nane o al massimo delle anfore piene di fiori e collocate su ciascun lato del portone.

All’interno della casa invece ci si può sbizzarrire con vasi decorati e composizioni varie e colorate, pur stando attenti a non eccedere con i profumi e far starnutire perfino chi allergico non è. Sì a cestini sparsi per casa con dentro petali che gli invitati potranno usare al posto del lancio del riso; sì alle cornucopie (simbolo di prosperità) di vimini che traboccano di fiori e frutta; sì anche al crisantemo, definitivamente sdoganato dall’idea che sia il fiore dei morti, infatti in Giappone è il simbolo di pace, nobiltà d’animo e longevità. Ed in fondo è questa la ragione per cui in un matrimonio non possono mancare i fiori, l’atmosfera di positività che creano.

 

 

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