Un alfabeto particolare, che utilizza nomi illustri per insegnare consonanti e vocali ai bambini.
Questa idea, innovativa e rivoluzionaria, è racchiusa in un libro, Rad American Women A-Z, in cui le lettere dell’alfabeto riconducono a donne che hanno combattuto per i diritti delle donne o che hanno rappresentato, attraverso il loro lavoro e la loro biografia, la liberazione femminile.

Ma questo libro è anche molto altro, come ad esempio una storia illustrata del femminismo targato Usa, pensato da Kate Schatz, scrittrice ed educatrice, ed illustrato da Miriam Klein Stahl, ma rivolto ai bambini.

Se la casa editrice City Lights ha deciso di dedicarsi alla letteratura per bambini, un motivo ci sarà, a cominciare dalle persone che hanno avuto l’idea fino ad arrivare ai contenuti, per nulla banali e sdolcinati, come sono spesso i racconti dedicati ai più piccoli.

E allora, ecco che i bimbi imparano la lettera A grazie a Angela, come Angela Davis che fu attivista del movimento afroamericano “che non si è tirata indietro dalla lotta per la giustizia”; “B” sta per Billie Jean King, “che ha mostrato al mondo cosa possono fare le atlete”; “C” sta per Carol Burnett, attrice, comica e cantante; “D” sta per Dolores Huerta, attivista messicana “che ha chiesto dignità e giustizia per i contadini”; “E” sta per Ella Baker, attivista nera vicina a Martin Luther Kingcha ha lavorato per i diritti civili da dietro le quinte”. Ci sono anche Patti Smith, Isadora Duncan, la pediatra Virginia Apgar e molte altre.

Rad American Women A-Z, inoltre, è più di un semplice alfabetiere per bambini, perché ogni lettera, e quindi ogni personaggio, è accompagnato da un racconto, per far conoscere ai bambini la storia delle donne che hanno saputo cambiare la realtà e rimanere nella storia.

Kate Schatz le chiama donne radicali, e da qui il termine Rad, che sta nel titolo, e le ha presentate così: “Ci sono molti modi per essere rad: essere attiviste radicali e combattere per il cambiamento o essere delle artiste che hanno inseguito un sogno; essere delle pilote determinate a imparare a volare o delle giovani avvocate che sognano la Corte Suprema”.

A noi di Bellaweb l’idea è piaciuta tantissimo, ma non sarebbe bello se l’iniziativa venisse sviluppata anche in Italia? Di donne straordinarie ce ne sono state, e ne esistono ancora, voi quali vorreste in questo particolare ed innovativo alfabeto?

Vera MORETTI