Nelle occasioni importanti Melania sceglie il bianco.

Se inizialmente abbiamo pensato che fosse una scelta dovuta al caso, ora, è chiaro, non lo è. Il total white è stato la sua cifra stilistica nei momenti più importanti della campagna elettorale e della nomina a Presidente del marito Donald, così come per il primo ballo ufficiale, quello che l’ha incoronata First Lady, FLOTUS per i nativi.

Melania ha scelto il bianco nei momenti più delicati di questi primi 15 mesi di Presidenza: durante la visita in Israele, quando va a trovare i bambini in ospedale e, probabilmente, quando ha bisogno di un’arma di difesa, per lei il bianco é  il colore della diplomazia ed il massimo dell’eleganza. Come darle torto?

Per il discorso sullo stato dell’Unione del marito, lo scorso 30 gennaio, la First Lady ha scelto un tailleur candido, un faro tra gli outfit total black delle parlamentari Democratiche che davano di gomito al movimento #MeToo. La mise scelta da lady Trump: un completo composto da giacca e pantalone, firmato Dior, è stato letto come un attacco indiretto al marito.

Dalle colonne del ‘New York Times‘, la giornalista di moda Vanessa Friedman ha decretato che si trattasse “esattamente del tipo di abbigliamento diventato simbolo della rivale del marito durante le elezioni“; c’è da dire che quella era la prima apparizione pubblica di Melania dopo la vicenda della pornostar che rivendicava una turbolenta relazione con l’allora tycoon Donald, quindi è possibile che la Friedman ci abbia visto giusto.
“È possibile – si legge nell’articolo – che la signora Trump l’abbia fatto per mostrare solidarietà alle repubblicane, esortate a indossare i patriottici rosso, bianco e blu, così come hanno fatto i membri del Gabinetto. È possibile che le sia piaciuto il colore e ciò che simboleggia (i nuovi inizi e anche, naturalmente, la purezza). Ed è possibile che non avesse idea che Maria Grazia Chiuri, la direttrice artistica di Christian Dior, abbia debuttato con la sua prima collezione disegnando una T-shirt bestseller con lo slogan “dovremmo essere tutti femministi”.

Per la prima visita di Stato del Presidente francese Macron, dopo aver sfoggiato due look di stilisti francesi del calibro di Chanel e Givenchy, la Fist lady ha scelto di indossare un tailleur con giacca dal taglio asimmetrico di Michael Kors bianchissimo con un ulteriore dettaglio di stile: un cappello a tesa larga disegnato apposta per l’occasione da Hervé Pierre . Un vezzo? Non solo. Sempre il New York Times, sempre Vanessa Friedman ci spiegano perché.
I commentatori online, sostiene la Friedman, non hanno tardato a vedere una ispirazione a Beyoncé alcuni, e una citazione di Jude Law in The Young Pope altri. I più scaltri l’hanno paragonata a Olivia Pope (protagonista della serie TV Scandal) che quando indossava il cappello bianco voleva dire che era uno dei “bravi ragazzi”.

Nell’iconografia dell’Occidente, sostiene la giornalista, i bravi ragazzi indossavano cappelli bianchi e quelli cattivi neri. Oggi è lo stesso nella comunità degli hacker.“Il cappello, dunque, non era un accessorio accidentale”.
Sugli outfit di Mrs Trump non possiamo dire molto se non che sono raramente meno che perfetti, ma giunti a questo punto della Presidenza non sembra pretestuoso definire che quello che è stato il rosso Reagan oggi è chiaramente bianco Melania.

Attenzione, abbiamo detto bianco Melania, non bianco Trump.

Silvia GALLI