È arrivata la primavera. E insieme al sole, alle giornate più lunghe e al profumo dei glicini che si sente perfino nelle metropoli piene di smog come Milano, sono arrivate anche le allergie e il caos da mezza stagione. La moda ci vorrebbe già tutte disinvolte, con gonnellini colorati e bermuda a fiori, peccato che ancora noi proprio non ce la facciamo a scoprire le gambe. Pallide, spesso con ancora i segni del calzino che indossiamo sotto gli stivali invernali.

Ironicamente parlando, la primavera per quanto riguarda lo stile è davvero un dramma. E visto che non possiamo andare sempre in giro in pantaloni, e visto che i collant neri sotto il trench chiaro sono un pugno in un occhio, qualcuna ha la malsana idea di indossare i fantomatici collant color carne. Quelli nude, se non ancora peggio, quelli color castoro che indossava la nonna. L’effetto è la quintessenza del cattivo gusto: le gambe avviluppate nelle calze color nude hanno tutt’altro che un colorito naturale. Sembrano di plastica. E siamo certi che se potessero parlare loro stesse (le gambe intendiamo) vi implorerebbero di non utilizzarle. Pietà.

Nonostante da anni la moda combatta una vera e propria crociata, tante (forse troppe donne) ancora si ostinano ad indossarle con nonchalance, impunemente ignare dell’attentato al buon gusto che compiono. Le cose si sono complicate nel momento in cui le fan del collant color carne hanno trovato un’alleata, considerata da molti icona di stile e buon gusto: Kate Middleton. La duchessa di Cambridge, grande fan dell’indumento, ha dato alle appassionate del genere, forza nuova, linfa vitale per combattere contro chi vuole distruggerle. E se prima imbarazzate non sapevano come rispondere ai fashionisti che le guardavano con sdegno e schifo, oggi hanno trovato una pronta risposta con cui ammutolire i detrattori del tanto contestato collant: “Le indossa pure la futura Regina d’Inghilterra, sono cool. Perché non posso indossarle io?”. Cara Kate, non sai che danno hai fatto.

Le soluzioni ci sono, adottiamole. A partire dai collant a fantasie minute (pois, righe e chi più ne ha più ne metta), passando per collant nude ma con disegni di ogni sorta, proposti con grande successo la scorsa stagione da Calzedonia, fino ad arrivare a calze leggerissime e colorate. Se proprio non ce la fate, allora toglietele. E se le vostre gambe sono ancora tanto cadaveriche mettetevi in pantaloncini al mare, al parco o sul balcone di casa, abbronzatevi e buttate quei collant che avete avuto la malsana idea di acquistare. Toglietevi dalla testa che non si vedano. Perché sono come le bratelline trasparenti: ci sono e si vedono.

Pinella PETRONIO