Coco Chanel ne aveva fatto una questione di principio, ingaggiando una vera e propria guerra contro il corsetto, reo di costringere le donne, senza lasciare loro la possibilità di muoversi liberamente. Siamo certi che si stia rivoltando nella tomba a vedere di nuovo questo trionfo di corsetti indossati con nonchalance dalle donne più cool, che, rubando l’idea dalle passerelle per l’autunno inverno 2016, ne hanno fatto una delle tendenze più gettonate di questa stagione.

Liberato (forse il termine è improprio) dal ruolo di mera biancheria intima con cui è nato, viene allo scoperto e diventa quasi un accessorio, indossato sopra gli abiti e talvolta – ma solo per le più temerarie e sicure di sé – sopra i cappotti, o abbinato alle T-shirt. Simbolo di femminilità, il corsetto stringe la vita per sottolinearla, dando rilievo anche ai fianchi e al décolléte.

Considerati per molti anni, a causa del loro stesso retaggio storico e culturale, simbolo di tortura, con le loro stecche di balena e gli infernali lacci che venivano serrati con forza attorno al punto vita, i corsetti vivono una nuova vita e si caricano di valenze molto diverse rispetto a quelle che avevano preso intorno agli Anni ’50.

Quelli indossati dalle modelle di Prada, ad esempio, hanno chiami richiami alle donne della Rivoluzione Francese. Non a donne costrette, ma a donne libere. Donne che vogliono consapevolmente esibire la loro sensualità, senza essere ossessionate dall’idea della perfezione. Per questo motivo il corsetto non viene indossato sotto, ma sopra gli abiti, in un mix and match di ready to wear e lingerie. Caotico e imperfetto. Non più funzionale alla deifinizione della silhouette quanto accessorio decorativo. Nella gallery trovate una serie di proposte, rubate alle passerelle e allo street style.

 

Pinella PETRONIO