C’è stato il tempo delle ballerine. Quello delle stringate. Quello dei mocassini. E c’è stato anche il tempo delle slippers. Quello che stiamo vivendo da qualche anno a questa parte è senza ombra di dubbio il tempo delle friulane. Nuova ossessione fashion, da indossare al posto delle sneakers (la cui tendenza sembra non volere più tramontare) quando vogliamo essere comode e chic, sono immancabili ai piedi di fashioniste, it-girl e influencer. Ma cosa sono le friulane (o furlane in dialetto)?

Cosa sono le friulane? LA STORIA

Per rispondere alla domanda su cosa sono le friulane dobbiamo fare ricorso alle nostre conoscenze di storia della moda. Salire sulla macchina del tempo e fare un salto indietro negli anni fino ad arrivare all’800, quando queste pantofole, originarie delle campagne del Friuli, che nulla avevano di fashion e glamour, venivano realizzate per lo più con materiali poveri e di scarto e cucite a mano. Il periodo successivo alla Prima guerra mondiale le vede protagoniste a Venezia (qui venivano chiamate scarpets o papusse), dove facevano sfoggio di sé ai piedi dei gondolieri, perché la suola era realizzata con i copertoni delle biciclette. La gomma antiscivolo garantiva quindi un ottimo grip e non rovinava la verniciatura delle barche.

Evoluzione fino ai giorni nostri

Successivamente realizzate in velluto e indossate da nobili, dandy ed artisti per stare a casa, quindi in qualità di babbucce, sono riuscite a diventare, da scarpe povere indossate da gente di campagna che erano, calzature glam (quasi snob) indossate da chi la moda la ama e la padroneggia. Avvistate ai piedi di Kate Moss che ne ha sfoggiate un paio in velluto rosso, tra le altre, le friulane sono amatissime oggi al pari delle sneakers, perché portavoce di quella eleganza effortless e di uno stile che non necessita di grandi virtuosismi.

Cosa sono le friulane e come sono fatte oggi?

Cosa sono le friulane, quindi, adesso è ben chiaro. Ma quello che vogliamo ora sapere è se sono realizzate nella foggia e nei materiali di un tempo. La loro forma è rimasta invariata nei secoli e negli anni, i materiali con cui vengono realizzate, però, non sono cambiati con il tempo. Oggi si prediligono oltre al classico velluto (da indossare sia in estate che in inverno) anche il lino, tessuti broccati, lavorati e ricamati, così come scampoli di tessuti riciclati da vera tradizione, declinati in ogni colore la vostra fantasia può suggerirvi.

Come e quando indossarle?

Comodissime e confortevoli, rappresentano una scelta di stile ben precisa, decisamente sofisticata, elegante, e di grande impatto. Una scelta che si rivela decisamente vincente. Forse anche perché possiamo abbinarle con i jeans e il blazer così come con un abito elegante o un tailleur per l’ufficio. Forse perché possiamo indossarle a casa, in città, così come in viaggio e persino (quando le temperature torneranno clementi) in spiaggia. Forse perché, con buona pace degli stiletti, siamo finalmente riuscite (siamo troppo ottimiste) a fare comprendere a molti che la femminilità non deve necessariamente essere legata ad una décolleté tacco 12.

Pinella PETRONIO

(Credit ph. cover @silvia_mi_to)