Jacqueline Kennedy, Grace e Carolina di Monaco, Greta Garbo, Marlene Dietrich, Lauren Bacall, Elizabeth Taylor. Ma soprattutto lei, Audrey Hepburn. Tutte amavano e veneravano Hubert De Givenchy. E lui amava e venerava loro. Forse perché sapeva come valorizzarle. Forse perché ne sentiva l’energia e sapeva sintetizzarla in abiti che sapessero raccontarle. Fondatore dell’omonima casa di moda, Hubert De Givenchy era solito dire che è l’abito a dover seguire le linee del corpo e non viceversa. Una filosofia che la moda di oggi sembra essersi dimenticata, intenta com’è a creare abiti che portano alla standardizzazione del corpo di una donna.

L’incontro con Audrey Hepburn

L’incontro con la sua musa, Audrey Hepburn, segna una svolta significativa nella sua carriera. Per lei, così minuta, magra e asciutta in un’epoca di pin-up dalle forme morbide e seducenti, immaginò un abito dalle linee asciutte e pulite, nel più classico e intramontabile dei colori, il nero. Nasceva da questo felice e fortunato sodalizio una delle creazioni più iconiche di sempre, il tubino nero, insieme ad una serie di capi, pensati per lei che divenne l’ambasciatrice ideale del suo stile, di un’eleganza raffinata, in grado di superare le barriere spazio temporali. Uno stile sempre sobrio, semplice e rigoroso, ma ricco di grazia.

Hubert De Givenchy, citazioni sulla vita e la moda

Abbiamo raccolto di seguito alcune delle sue citazioni più rappresentative, per raccontare una delle figure più emblematiche della moda del ‘900.

“È l’abito che deve seguire le linee del corpo, non il corpo assecondare la forma del vestito”

“Credevo fosse Katharine, di cui ero fan. A quel tempo Audrey non era ancora molto conosciuta a Parigi. Mi chiese di disegnarle il guardaroba per Sabrina, io ero a metà collezione, ma le mostrai alcuni modelli che sembravano tagliati per lei”.

“È sempre stato il mio sogno essere uno stilista e che mia madre accettasse questa decisione. Tu sei come una farfalla, in ogni momento devi avere una buona ricezione [mima le antenne]; in ogni momento devi stare attento e notare le piccole cose per essere creativo. È una cosa favolosa, dare vita al tessuto, fare qualcosa che si muova bene, l’armonia del colore”.

“Fin dalla mia infanzia sono stato sedotto dalla moda. Il mio lavoro è stato la mia vita. Il mio mestiere è stato il più bel lavoro che potessi fare ed ecco perché l’ho amato così tanto ed ecco perché l’ho scelto fin dall’inizio. Non smetterò mai di amarlo, mai”.

“Non esiste più la moda, esistono tendenze. Come Audrey negli anni 50 che ha imposto uno stile nuovo al cinema, la nuova generazione di donne ha imposto un nuovo concetto di moda. Vedo in giro abiti con tessuti di scarsa qualità e mi dispiace. Mi sembrano creazioni senza vita. Uno stilista che amo molto è Giorgio Armani, mi piace sia come uomo, sia come designer. I suoi modelli sono sempre chic e attuali. Sono convinto che la sua moda non morirà mai. Come la mia Audrey. Credo che sia il sogno di tutte le donne sentirsi come lei”.

“Non c’è donna al mondo che non sogni di assomigliare a Audrey Hepburn”.

“Each time I’m in a film, Givenchy dresses me”.

“Hair style is the final tip-off whether or not a woman really knows herself”.

“Balenciaga was my religion. Since I’m a believer, for me, there’s Balenciaga, and the good Lord”.

“Tutto ciò di cui una donna ha bisogno per essere chic è un impermeabile, due completi, un paio di pantaloni e un maglione di cashmere”.

“Credo assolutamente che il mio talento mi sia dato da Dio. Chiedo molto a Dio, ma lo ringrazio anche. Sono un credente molto esigente”.

 

P.P.