Sonia Grispo è la dimostrazione che quando si vuole fortemente una cosa, la si può ottenere. 28 anni, catanese di nascita, Sonia, con il suo innato entusiasmo, la sua tenacia e quella voglia di sperimentarsi e mettersi alla prova in un territorio difficile come la Sicilia, è stata in grado di inventarsi un mestiere. In tempi non sospetti, quando non si sapeva ancora cosa fosse il fenomeno del blogging, Sonia dava vita alla sua prima creatura, Trend and The City, seguita a ruota da Beauty and The City, curato insieme alla sorella Valentina, con cui ha fondato la MissMedia S.r.l., società di editoria, comunicazione e pubblicità.

Donna di web, con un’incredibile passione per il cinema, la fotografia e l’arte in ogni sua forma, dotata di un gusto straordinario, Sonia non si è solo limitata al mondo 2.0, ma ha provato anche l’esperienza della carta, pubblicando prima due guide sul mondo delle scarpe e delle borse (Little pink book scarpe e Little pink book borse) e poi l’ebook e libro Come vivere alla moda, edito da Newton Compoton.

La musica che ascolti quando ti vuoi rilassare
La playlist “Relaxing Instrumental Jazz Academy” che ho scovato su Spotify e poi Lorde, Ed Sheeran, spesso li ascolto mentre sono sotto la doccia e non voglio pensare troppo, anche se è dura…

I tuoi fiori preferiti
Tulipani bianchi, ma adoro anche le fresie, i ranuncoli, le peonie. I tulipani sono una costante, poi periodicamente cambio gusti in base ai profumi e ai colori che mi ispirano di più.

Il film famoso che meglio rappresenta la tua vita
Forse è troppo mainstream ma dico “Il favoloso mondo di Amélie”, perché vivo in un mondo tutto mio, fatto di piccole cose, sensazioni sotto le mani, animali parlanti – ogni cane, criceto, coniglio che ho avuto dialoga con me con una sua precisa voce una personalità – ed ho una fervida immaginazione che mi aiuta ad esprimere sentimenti ed emozioni in un mondo forse inusuale, ma sicuramente efficace. Non faccio mistero della mia stranezza!

3 cose indispensabili per Sonia
Lo smartphone, Photoshop e la luce.

Le tue scarpe del cuore
Quelle che non possiedo più, un paio di MaryJane con gli occhietti, che da bambina indossavo perché avevo i piedi piatti e che quando rivedo ai piedi di qualche bimba o nella versione adulta e non ortopedica, mi ricordano con tenerezza la mia infanzia.

La tua it bag
La 3.1 Phillip Lim Pashli Bag nella versione mini, la vorrei in un colore eccentrico o una stampa particolare, per spezzare la monotonia delle mie borse che finisco sempre con lo scegliere nere, grigie o al massimo marroni nel timore di osare.

3 prodotti di bellezza must have
Il burro di karitè per il corpo, il Touche Eclat di Yves Saint Laurent per illuminare lo sguardo e i cristalli liquidi per i capelli.

Il profumo che ti evoca più ricordi e perché
Opium Yves Saint Laurent, è il profumo che più di tutti rappresenta mia madre, quando entro in una stanza, quando sono per strada e lo sento nell’aria, la mia mente va subito a lei, a quando uscendo di casa da bambina mi salutava e mi perdevo nel suo abbraccio profumato, a quando oggi mi ruba una sciarpa dall’armadio e me ne accorgo perché la ritrovo piena del suo profumo e perché è l’unica fragranza che ho provato sulla mia pelle ma non ha lo stesso profumo che sulla sua.

Chi è la tua icona di stile?
Se per icona di stile sì intende quella a cui ti ispiri quando fai shopping o apri l’armadio e devi decidere cosa indossare dico nessuna, ho un guardaroba schizofrenico che non si addice a nessuna icona mai esistita, ma se devo pensare ad una donna il cui stile mi piace molto dico Olivia Palermo, anche Alexa Chung non mi dispiace affatto.

Il libro a cui sei maggiormente legata
Io sono di legno di Giulia Carcasi, mi ha conquistata dalla prima pagina, lo leggevo lentamente perché non volevo finirlo. E’ uno di quei romanzi che vorresti fosse una saga per non dover abbandonare i suoi protagonisti e a cui continui a pensare anche dopo l’ultima pagina chiedendoti “chissà cosa stanno facendo adesso”.

Un piatto che prepari alle persone che ami
La pasta alla Norma, perché mi piace, perché so prepararla senza combinare troppi guai e perché è il simbolo del mio cambiamento da bambina ad adulta probabilmente; mi ricordo quando mamma la metteva in tavola e io passavo il tempo a dividere fra papà e mia sorella le melanzane, perché mi piaceva il sapore che davano alla pasta, ma non mangiarle. Oggi invece ne cucino fin troppe ed ho imparato a prepararle in ogni modo, non solo per condire la pasta.

Se fosse un posto Sonia sarebbe?
Una romantica isola del Mar Mediterraneo o forse una lingua di terra collegata alla Sicilia, perché la solitudine non fa per me. Mi piace stare da sola per scelta, ma amo essere legata alle persone, alle cose.

Una sera a cena con?
Ferzan Özpetek per chiedergli se quando guarda la gente la immagina dentro un film e sapere l’effetto che fa poterlo realizzare davvero. Perché è quello che sognavo di fare io.

A letto… indossando?
Pantalone di cotone e canotta di seta (o solo la seconda). A volte però mi addormento con la felpa che indossavo la sera prima: quando mi sono addormentata sul divano e “qualcuno” mi ha messa a letto così, per non svegliarmi.

La prima cosa che fai appena ti svegli e l’ultima prima di andare a dormire
Mi sveglio a guardo lo schermo dello smartphone leggendo le notifiche di chi mi scrive magari dall’altra parte del mondo quando da lui è giorno e vado a dormire sorridendo, con il naso fra spalla e collo del mio fidanzato, è un’abitudine che mi fa dormire meglio. Se sono in viaggio o mi addormento da sola allora leggo un eBook e mi addormento senza rendermene conto, ritrovando il Kindle ai piedi del letto la mattina dopo.

Pinella PETRONIO