Niente crisi a Positano. Nessuna mareggiata quando si parla di vestire la bella stagione. D’estate come in primavera.

Cristina Casola, stilista de La Bottega di Brunella, ci racconta cosa andrà di moda e come sarà la collezione della sua azienda, storico brand del bel mare partenopeo che ha vestito le più grandi star del jet set internazionale all’insegna della sostenibilità e del made in Italy.

Moda mare Positano, un’icona della femminilità “mariniere”. Che cosa è cambiato nelle donne rispetto agli anni ’60?
Allora si usciva da momenti di povertà dovuti alla guerra e si era alla ricerca di stili e mode come quella ‘mariniere’. Oggi, invece, si esce da un’epoca di troppe mode e consumismo sfrenato, c’è una grande confusione e si è alla ricerca della semplicità.

I cicli della moda portano a rispolverare decadi in ogni stagione, ma gli anni ’60 non passano mai. Qual è il segreto di quella magia?
Gli anni ’60 sono sinonimo di libertà; libertà di pensiero, libertà di parole e quindi libertà di vestire, contro ogni regola e canone. E’ per questo che non passano mai…

Mare, natura, artigianalità: in che modo questi tre ingredienti hanno fatto la storia de La Bottega di Brunella?
Il mare ci ha sempre influenzato tanto emotivamente, ispirando le nostre collezioni. E’ da vent’anni, ormai, che abbiamo deciso di trattare solo materiali naturali, nel rispetto della natura stessa. L’artigianalità, che è la sorgente della nostra azienda, ci permette di creare al momento, divertendoci nella realizzazione di nuovi capi, giorno dopo giorno, a volte anche su misura. L’insieme di questi tre elementi hanno reso Positano famosa, accogliendo gente di ogni nazionalità, che hanno apprezzato e valorizzato il nostro prodotto nel corso degli anni.

Una bottega di abiti sartoriali: su quale donna famosa avete “confezionato” al meglio e quale vorreste vestire?
Molte sono state le donne famose che hanno indossato i nostri capi: Ursula Andress, Teresa Berganza, Monica Scattini, Veronica Pivetti, Lina Wertmuller, Paola Saluzzi, Ornella Muti, Simona Izzo, ma i più fedeli sono senza dubbio gli uomini che tornano ogni anno per i nostri pantaloni e camicie, come Luca Cordero di Montezemolo o Antonio Caprarica. Le donne che vorremmo vestire sono tante, ma non ne nominiamo nessuna affinché nessuna possa sentirsi esclusa.

Quanto è importante per voi l’eticità di un prodotto nel mercato della moda?
Dipende. Se parliamo di Nord Europa, lì sono molto attenti a questo argomento. Altrove, sento che sta migliorando parecchio. Per noi invece, l’eticità di un prodotto è fondamentale: ormai, a parte il cibo, nessuno ha bisogno di niente, allora.. Diamo un senso ai nostri acquisti!

Come è stato per voi il 2012 e quali aspettative avete dal vostro mercato nel 2013?
Del 2012 non possiamo e non dobbiamo lamentarci. Chi ha salvato il 2012 e salverà il 2013 sono i turisti d’Oltreoceano che stanno vivendo una fase di crescita economica e fanno girare l’economia.

Puntare sulle collezione di moda bimbo è davvero un investimento visto che le famiglie che oggi sono in difficoltà?
E’ vero: ma per fortuna ci sono i nonni che hanno vissuto tempi migliori e hanno potuto conservare!

Come sarà per La Bottega di Brunella l’estate 2013?
Sarà un 2012 BIS.

Paola PERFETTI