Il termine must have non è esattamente il più azzeccato da usare. Nella moda se ne fa un abuso spropositato. Camicie must have, pantaloni must have, scarpe must have… Sembra quasi che tutto diventi un obbligo. Sembra quasi si voglia sottintendere che chi non ha la borsa X della maison Y, il must have appunto, possa essere di diritto considerato l’Ugly Betty della situazione. La verità è che parlare di must have mette a disagio chi legge e eleva ad una posizione di superiorità chi scrive.

Ovvio è che chi scrive conosce le tendenze e sa quello che andrà o non andrà di moda per una determinata stagione. Ma non sarebbe più bello se gli editor di moda cominciassero a parlare di consigli e suggerimenti anziché di must have? Per esempio, questo maggio, ci siamo innamorate della deliziosa borsa di paglia di Licia Florio, piccola e compatta, degli orecchini a forma di limone di Dolce & Gabbana, che cavalcano il trend Tutti i Frutti, del costume intero di Karla Colletto, che ci fa pensare che fra poco è estate, ma anche delle slingback di Prada e dei girlfriend jeans della Conscious collection di H&M.

1. Karla Colletto, costume intero. Ci piace perché il costume intero è elegantissimo e perché le ruches che ne adornano lo scollo lo rendono super femminile e romantico.

2. Dolce & Gabbana, orecchini a forma di limone. Ci piacciono perché sono un tributo all’italianità. Perché i limoni ci fanno pensare all’assolata costiera amalfitana e quindi anche all’estate.

3. Prada, slingback. Ci piacciono per il loro sapore retrò, e per il mix and match di righe di ogni dimensione.

4. Licia Florio, borsa di paglia. Ci piace perché amiamo ogni tanto sentirci un po’ una diva Anni ’50.

5. H&M, T-shirt. Ci piace perché è ironica, ma anche perché ci serve per evitare di usare parole quando non siamo esattamente di buon umore.

 

Pinella PETRONIO