Un’agenda serrata di cene, pranzi e aperitivi programmati già dal 15 novembre. I regali di Natale per tutta la famiglia, per i nipotini, per le amiche e per gli amici. Gli appuntamenti di lavoro e le riunioni troppo lunghe – ché tanto tu sei single e non hai nessuno che ti aspetta, puoi pure rimanere in ufficio, la tua collega mamma invece no, ha dei bimbi. La vita dietro alla scrivania. Cercare di tenere la casa in ordine, pulita e accogliente per chi viene a trovarti ma anche per te, ché altrimenti impazzisci. Fare le lavatrici, stendere il bucato, stirare. O almeno avere il proposito di farlo.

Chiamare il commercialista e il tecnico della caldaia, che si è di nuovo rotta. Non mangiare troppe schifezze, se no ingrassi, e la società non te lo permette Cerca di essere curata sempre, di avere la manicure in ordine, la piega giusta e la ceretta fatta (che non si sa mai). Cerca di essere un’amica presente, ma anche una figlia e una sorella disponibile. Perché questo si aspettano da te, visto che tu hai tempo. Cerca di non deludere mai nessuno.

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Solo che, alla fine, la prima persona che deludi sei proprio tu. Tu, che cerchi di tenere insieme tutti i pezzi, in equilibrio come una trapezista, sei delusa da te stessa. Perché non sempre riesci a fare tutto. Perché implori un momento per te che non trovi mai. Perché non è vero che la vita di una donna single è fatta solo di momenti leggeri e libertà, di uomini (ma dove?) e fiumi di prosecco (beh, forse quelli…). Perché, sopraffatta dal senso di colpa nei confronti del mondo, anteponi sempre gli altri a te. Perché non fai mai, o quasi mai, quello che veramente hai voglia di fare. Altro che regali di Natale…

La verità è che se fossimo veramente libere, riusciremmo anche a praticare la sacra arte dell’indulgenza. Riusciremmo a perdonarci per tutte quelle volte in cui il bisogno di scegliere per noi e per noi soltanto ha vinto sulla disponibilità verso gli altri. Riusciremmo a farci una carezza per quella volta in cui non abbiamo rispettato una scadenza di lavoro perché esauste. Riusciremmo a perdonarci per quella volta in cui abbiamo pensato senza senso di colpa che non possiamo essere sempre sacrificabili perché siamo sole, che non è giusto che chi ha figli e famiglia venga sempre trattato con maggiore riguardo.

Quindi questo Natale, fatevi un regalo. Regalatevi tempo, regalatevi dei no da dire, regalatevi indulgenza. E poi, entrate in una boutique in centro, scordatevi dei regali di Natale per tutti, e fate ancora un regalo – piccolo o grande, poco importa – solo a voi stesse. Regalatevi la borsa che avevate puntato, regalatevi le scarpe che avevate scelto di sacrificare in nome di chissà cosa, regalateci un gioiello bello, un abito nuovo, un accessorio qualsiasi che possa rendervi felice. Scordatevi i sensi di colpa e siate egoiste, perché se non siete voi per prime a trattarvi bene, gli altri non lo faranno. Mai.

 

Pinella PETRONIO