Se regalassero un euro per ogni uomo sbagliato incontrato e amato, molte di noi sarebbero in grado di dare un cospicuo acconto per l’acquisto di un attico a Brera. Succede. Succede che ci siano donne dotate di uno speciale radar che consente di individuare, in una folla di migliaia di uomini, sempre quello sbagliato, anche se si trova a distanza di km. E da lì che viene la sfiducia assoluta e totale nei confronti del genere umano maschile e quel cinismo cupo che ci fa sbuffare di fronte a qualsiasi forma di romanticismo. Ah, quanto cinismo… Motivo per cui spesso a San Valentino, quando l’amore sembra farsi di testosterone, mieloso, sdolcinato e melenso, le donne di cui sopra sono colte da frequenti e costanti attacchi di nausea.

Poi però, perché nelle storie c’è sempre un però, accade. Non sempre, ma accade. Accade che quello che definiremo uomo giusto – e con giusto non intendiamo certamente perfetto – arriva, che l’amore, questa volta sereno e felice, non bussa alla porta, ma la spalanca proprio, senza chiedere permesso. E allora sì. Allora sì, che l’amore divora il cinismo e ci viene pure voglia di festeggiare San Valentino. Del resto se Samantha Jones di Sex and The City, la più cinica delle ciniche, quando ha trovato l’amore, è stata disposta a cospargere il suo corpo nudo di huramaki, per festeggiare San Valentino con il suo Smith, beh questo significa che veramente l’amore è in grado di battere ogni ostilità e barriera.

Poi forse sì, continueremo a trovare ripugnanti i menu a tema San Valentino e preferiremo cenare a casa, dopo avere ordinato sushi con l’applicazione di Uber Eats. Troveremo ripugnanti i profili di coppia su Facebook e scalceremo quando ci diranno che abbiamo trovato l’altra metà della mela, perché sappiamo bene che siamo già mele intere e che l’amore è solo la ciliegina sulla torta. Ma capiremo che la festa di San Valentino non incarna il maligno e che è bello ricevere – non solo ma anche – quel giorno un regalo speciale, un mazzo di fiori, un biglietto innamorato e una scatola di cioccolatini. Perché lui, quello giusto, vogliamo sperare sappia interpretare e ascoltare i nostri desideri, arrivare con un gioiello di Piaget che desideravamo, con le scarpe di Valentino che avevamo visto in vetrina o con la borsa di Chloé che sognavamo di acquistare.

Capita però che talvolta anche il più giusto degli uomini sia poco attento (perché sempre di uomini si tratta…) e, benché mosso dalle migliori intenzioni, proprio non si ricordi che cosa avevamo detto di volere acquistare quando guardavamo le vetrine insieme a lui. Motivo per cui, ci pensiamo noi a fargli tornare la memoria con una gallery di suggerimenti per regalarle il più memorabile dei San Valentino.

 

Pinella PETRONIO