ATTENZIONE fashioniste del web e fashion blogger. Potreste essere già OUT.

Il 28 febbraio 2012 è stato inaugurato in Italia PRIVATE GRIFFE, nuovo esclusivo private marketplace online in Italia che sta già reclutando le prime Seller per aprire così la propria boutique online, consultabile all’indirizzo: www.privategriffe.com.

PG mira a imporsi come il nuovo trend dell’e-commerce attraverso gli store online di un numero di selezionatissime “Seller” che da Private proporranno solo outfit e occasioni per un guardaroba di alto livello.

Ma come funziona? E qual è la vera, supposta, rivoluzione? L’abbiamo chiesto a Maria Cecilia Andretta, socia fondatrice di Private Griffe.

Come funziona il business di Private Griffe per chi entra in rete?
Gli utenti di Private Griffe possono navigare all’interno del sito per scoprire i prodotti messi in vendita dalle fashion Seller, lasciandosi ispirare dallo stile di ognuna di loro, che, da ogni città potrà proporre una propria idea di stile.
Le Seller, selezionate sulla base della qualità dei capi ed accessori proposti in vendita, possono gestire la propria boutique virtuale autonomamente e diventare testimonial di stile ed eleganza, grazie all’originalità dei loro prodotti e dei look correlati.
Acquistare e vendere i propri prodotti è semplicissimo grazie al servizio di intermediazione di Private Griffe che si occupa di gestire le spedizioni ed i pagamenti in maniera sicura e controllare ogni capo prima che venga spedito all’acquirente finale.
La forza della community rende Private Griffe un vero e proprio social commerce in cui le utenti potranno dialogare e scambiarsi consigli e suggerimenti sui prodotti e sui look.

Che differenza c’è con un outlet online dei più famosi come Privalia, BuyVip, Vente Privee o uno swap party?
I player dei siti da lei citati vendono direttamente al consumatore finale prodotti che provengono per lo più dalle aziende stesse o da stock. Private Griffe, invece, è un marketplace per privati, un punto d’incontro per appassionati di moda dove non si tratta solo del puro acquisto, ma anche e soprattutto dello stile proprio di ogni Seller che sarà comunicato attraverso le loro boutique virtuali.

Il progetto è nato come risposta ad una situazione di crisi nel mercato, oppure la necessità di una soluzione al momento dello shopping? Tipo: fare shopping e business insieme? Monti approverebbe…
Il progetto è sicuramente attuale ed in linea con l’esigenza dei consumatori di rinnovare spesso il proprio look a prezzi accessibili per apparire sempre al meglio. Private Griffe è sicuramente un modo per fare shopping e business insieme, ma ancor più una nuova shopping experience che oltre al prezzo competitivo ha come peculiarità la possibilità di poter accedere ad una scelta di qualità preselezionata dalle nostre Seller.
Lo swap party prevede invece solo lo scambio, modello forse troppo azzardato per il mercato italiano in questo momento. Il nostro è uno “swap” ma solo nel concetto di scambio di ispirazione fashion.

Di cosa si occupava prima di entrare nel mondo Private Griffe?
Pixmania.com – Business Development per il mercato italiano, esperienza maturata a Parigi; poi Web consultant per varie realtà anche internazionali, Project Management per il gruppo 71 SRL, fondatrice della webagency Webpuntozero all’interno sempre del gruppo 71 SRL e, ora, socia fondatrice di PrivateGriffe.
Insieme al presidente e socio fondatore Leonardo Cucchiarini, imprenditore affermato nell’ ambito dell’editoria web e Francesca Bongiovanni, anche lei socia fondatrice con alle spalle un esperienza marketing nei settori luxury e finance in UK.

In che modo Private Griffe riesce a imporre il suo prezzo?
Private Griffe chiede alla Seller di proporre il prezzo che ritengono opportuno ricevere dalla vendita di un capo. Questo valore viene vagliato dal nostro team di esperti che verificherà l’allineamento all’ offerta generale in base anche allo stato del prodotto. Al prezzo concordato con la seller sarà aggiunta la nostra commissione di intermediazione che comprende la gestione della logistica e del controllo qualità, le spedizioni e le transazioni oltre che un trattamento delle immagini dei prodotti.
Il prezzo pubblicato sarà sempre altamente competitivo perché si tratta di capi già indossati anche se caratterizzati da qualità e ricercatezza.

Paola PERFETTI