Inutile nasconderlo: al mattino, quando ci svegliamo, siamo già affannate e già in ritardo ancor prima di alzarci dal letto, perché oberate da cose da fare.
E, ogni giorno, ci chiediamo se esiste un rimedio a questo nostro vivere sempre di corsa, con le ore del giorno che non bastano mai.

Il nostro desiderio sarebbe solo quello di aprire gli occhi e goderci il risveglio senza tachicardie, ansie e apprensione ma, come fare, se la sveglia è inesorabile e gli appuntamenti sempre tanti?

Esiste un manuale, The miracle morning, scritto da Hal Erold, in cui si descrive la routine mattutina seguita da molti imprenditori di successo, i quali, per poter avere tutto sotto controllo ma non perdere di vista le cose importanti della vita, hanno deciso di spostare le lancette della sveglia prima del solito, anche quando non ci sono appuntamenti all’alba.

Tra gli adepti di questa abitudine, che una volta imparata sembra irrinunciabile, ci sono personaggi come Richard Branson (fondatore e AD della Virgin) Tim Cook (AD di Apple), Howard Schulz (di Starbucks) e Jack Dorsey (Fondatore e AD di Twitter e Square).

Ebbene, cos’hanno tutti loro in comune? Si svegliano alle 5.30 per dedicarsi un po’ a sé stessi prima di incominciare la loro lunga giornata lavorativa.

Si lo sappiamo, alzarsi prima che sorga il sole può essere suggestivo e romantico se si fa una volta sola, e magari in piena estate e in buona compagnia, ma sembra che farlo tutti i giorni abbia i suoi lati positivi.

Attenzione, però, non bisogna anticipare il suono della sveglia per dedicarsi ad incombenze casalinghe o per portarsi avanti con il lavoro, altrimenti non vale!
Occorre, invece, dedicare quel tempo in più per pensare a sé stessi, nel modo che meglio si vuole.

Miracle Morning suggerisce una serie di azioni da fare, che possono essere cambiate a piacimento, o seguite alla lettera, a seconda delle proprie inclinazioni.

Scrivere i propri pensieri, o meditare, può rappresentare un momento di profonda intimità e un’occasione per soffermarsi sui propri sentimenti e stati d’animo, ma anche praticare un po’ di sport, come lo yoga o la corsa, aiuta ad iniziare la giornata con ottimismo e il sorriso sulle labbra, nonostante la levataccia!
E perché non aprire il libro che sta sul comodino ormai da tempo immemore, ma che di sera non riusciamo neanche a tenere in mano, per la stanchezza?

Insomma, di cose da fare ce ne sono molte, basta sperimentare e, una volta abituate ai nuovi ritmi, gli spunti verranno da soli!

Provare per credere, se ve la sentite!

Vera MORETTI