Due cuori e una capanna? Se l’idea può sembrare romantica, almeno all’inizio, alla lunga rischia di logorare anche il rapporto più solido. Perché, alla fine, i soldi, soprattutto quando scarseggiano, scatenano pensieri, turbamenti e problemi che tolgono il sonno e la serenità.

Ma il detto secondo il quale “i soldi non danno la felicità” non era uno dei capisaldi dell’amore? Nelle commedie romantiche forse, ma nella vita vera le cose vanno diversamente.

A confermarlo c’è anche un’indagine condotta dagli studiosi della Northwestern University, che, anzi, rincara la dose.
Se, infatti, pensavamo che le donne si fossero sdoganate dal pensiero di “accasarsi” con un uomo facoltoso per poter vivere agiate e protette “finché morte non li separi”, la realtà è, ahimè, ben diversa, perché, a quanto pare, il mito dell’uomo ricco che si prende cura della propria consorte è ancora molto vivo.

Ma come, dopo decenni in cui le donne hanno dovuto lottare, e lo stanno ancora facendo, per avere gli stessi diritti degli uomini, e gli stessi trattamenti anche sul posto di lavoro, la massima ambizione delle donne è avere un marito influente che soddisfi le loro esigenze?

La motivazione, a dire il vero, sembrerebbe diversa, poiché sembra che la sicurezza economica del marito rappresenti motivo di tranquillità e, in caso di insuccesso o di difficoltà, una “rete” su cui cadere, senza farsi troppo male.
La psicologa e sessuologa Maria Claudia Biscione ha però spiegato così questa tendenza, dura a morire: “Direi che ha lo stesso fascino che per un uomo può avere in una donna la bellezza. Quest’ultima, come i soldi, richiama inevitabilmente a un senso di potere, di gratificazione, di appagamento. Alcuni studi evidenziano che nonostante l’ottenuta emancipazione femminile, specie all’inizio di una relazione, le donne fanno ancora molto caso ai comportamenti maschili relativi al denaro: offrire la cena, fare regali, … Questo aspetto, che può essere criticato e percepito come un’incoerenza rispetto alla voluta parità sessuale, va letto in maniera diversa: il gesto viene apprezzato non perché dimostra che lui ha soldi da spendere, ma che è attento e galante durante il corteggiamento”.

Inoltre, ricordiamolo, tra le immagini romantiche più amate dalle donne ci sono quelle da favola con principi, principesse e castelli, perché, se si deve sognare, tanto vale farlo in grande ed ambire al meglio. E in questo caso non si fa riferimento solo a sentimenti ed emozioni, che comunque rimangono al primo posto quando si tratta di amore, ma anche a canoni economici ed estetici di alto livello.

Nonostante tutto ciò, comunque, anche l’abbondanza di denaro può avere, in una coppia, effetti collaterali molto pericolosi, perché è provato che più la coppia è benestante e più è orientata agli aspetti materiali, e questo sposterebbe pericolosamente in alto la soglia del conflitto e pericolosamente in basso quella della comunicazione.

Detto questo, comunque, sta poi alla coppia, ricca o no, di mantenere al suo interno un equilibrio sano e superare l’ostacolo economico, dove si presenti.
E nei casi in cui è la donna, a mantenere la famiglia grazie ad uno stipendio più alto? E’ davvero così degradante, per un uomo, portare a casa meno soldi rispetto alla moglie? Non è detto neppure questo, perché ci sono mariti che rinunciano ad ore di lavoro per poter fare i papà e godersi i figli, mentre la mamma può rimanere in ufficio ed occuparsi della sua carriera senza (troppi) sensi di colpa.

Insomma, come sempre la verità sta nel mezzo e, se da una parte esistono ancora donne in cerca dell’uomo ricco da sposare, dall’altra ci sono quelle che si dannano per far quadrare tutto e non rinuncerebbero alla propria indipendenza faticosamente conquistata.

E voi da che parte state?

Vera MORETTI