Abbiamo detto che ognuno vive la quarantena come meglio crede, c’è chi è appassionato di fitness e continua con sessioni ad ogni costo, c’è chi vive in solitudine e scandisce le giornate in base alle commissioni di spese varie.

Chi è single chi è fidanzato, chi in coppia, chi in famiglia, ognuno ha la propria storia da raccontare, ma noi abbiamo chiesto a chi vive in solitudine l’amore o chi è single, come sta vivendo l’amore in quarantena

La voce delle donne, come spesso accade è piuttosto concorde. Tra le ultra quarantenni c’è chi commenta  “ne parlo spesso con le amiche, ridendoci…. perché emergono dalle tenebre praticamente tutti gli ex fidanzati, più o meno seri , i” trombamici”, gli amici che avrebbero voluto farsi una trombata e poi sono spariti….insomma tutti quelli con cui si è “giocato” in passato e poi qualcosa si è rotto.

Ecco, tutti questi adesso si fanno sentire , spesso con frasi melense e romantiche che mai avevano osato pronunciare in passato. Cosa sarà? Paura di morire senza aver manifestato il reale pensiero? Noia? Romanticismo ? Il dubbio è dare una seconda chances? Direi di no, ma è tanto divertente giocare on line …. e poi quando usciremo valuteremo”.

Francesca  “scrivono di incontrarmi in sogni erotici e mi raccontano ringraziandomi di quanti sono “stati bene” ma, dico io, porca miseria dove eravate prima? Farvi vivi e far divertire un po’ anche me no? E vai con la croce rossa comunque netto aumento di richieste di amicizia manco fb fosse tinder e più coraggio nell’essere diciamo più espliciti. Risultato: un po’ di pulizia dei social”.

Chiara, felicemente fidanzata, ma che convive solo con il più bello tra i mici esistenti, dice “Noi abbiamo scoperto la videochiamata (io cerco di programmarla per non farmi trovare sfatta come Britney Spears nel suo periodo di rehab) Per il resto, ci sentiamo due volte al giorno senza troppo pensare al tempo che ci divide ancora. Perché quello sì che è duro.”

Un uomo, imprenditore affermato, che preferisce rimanere anonimo, si è lasciato andare al alcuni ragionamenti piuttosto interessanti “credo che in un momento di fermo come questo, oltre che di riflessione, molte donne, come anche uomini mediamente seri, stiano dedicando più attenzione al prossimo. Rivalutando o valutando, nel caso non lo avessero fatto prima, persone o amici che tenevano.. nel cassetto” In questa assenza di stimoli – a suo parere-  si sviluppa una sorta di ipersensibilità che porta ad una apertura diversa rispetto al prossimo..

Si inizia da una obbligata gestione del rapporto virtuale per costruire le basi di fiducia e confidenza in ottica di una evoluzione di coppia una volta finita la quarantena.

Sempre lui, mette in luce una caratteristica particolare dei medici, o almeno del medico di gentil sesso con cui è in contatto. Sebbene intimorita dall’essere un “portatore sano del virus o meglio, un soggetto asintomatico, svela un bisogno di normalità, un desiderio di emozioni che la portano a proporre “visite a domicilio.”

E quelli che vivono il primo amore? Quello che non si dimentica mai, quello che dovrebbe essere un cuore di panna?  Vittoria lo racconta così

E’ cambiato il nostro modo di comunicare, ora passiamo molto tempo in videochiamata, facciamo anche i compiti in videochat e condividiamo la nostra quotidianità. Un po’ viviamo di ricordi, pensiamo ai momenti belli trascorsi insieme e cerchiamo di pensare positivo immaginando che presto potremo rivederci e ripartire da dove avevamo interrotto. Ci rincuoriamo a vicenda, facciamo progetti per il futuro, ci sforziamo di pensare a cosa vorremmo fare insieme, a dove vorremmo andare una volta finita la quarantena. In questo modo riusciamo ad affrontare le difficoltà di questo periodo perché condividiamo un progetto.

Alla fine, sono i più giovani ad insegnarci come vivere, ancora una volta.
Ha ragione Giancarlo che dice che gli appuntamenti sono i nuovi futures, un susseguirsi di: ci vediamo quando finisce, un aperitivo mortale, una notte incandescente, una cena grassa….
Silvia GALLI