In un mondo pieno di brutture, in una società in cui spesso ci ritroviamo a chiedere se esista ancora umanità, abbiamo sempre più bisogno di circondarci di bellezza, di cose che aiutino i più piccoli, soprattutto ma non solo, a sviluppare un animo sensibile. Proprio per questo accogliamo come un segnale di incoraggiamento, una piccola luce in fondo al tunnel, la notizia del progetto socio culturale firmato da Artonauti, che prevede l’educazione alla storia dell’arte – il cui spazio nelle scuole diventa sempre più ridotto -, tramite un album di figurine.

Un po’ come accadeva con l’album Panini dove si raccoglievano le figurine dei calciatori, in un rito di scambio e condivisione che sembrava quasi magico, quest’album, pensato da Artonauti – il cui progetto è stato premiato da una fondazione bancaria per unire apprendimento e gioco -, prevede 64 pagine dove troveranno posto le figurine che rappresentano e raccontano storie, aneddoti, informazioni, indovinelli e curiosità per educare e sensibilizzare, oltre che istruire, i più piccoli alla storia dell’arte, stimolando la curiosità e l’interesse nei confronti dei capolavori che hanno reso grande l’umanità.

Le figurine accompagneranno i bimbi dai 7 agli 11 anni – questa l’età dei bambini a cui Artonauti è rivolto – in un lungo viaggio che parte dalla preistoria, con i graffiti nelle grotte di Lascaux, per arrivare fino alle avanguardie del Novecento, passando per l’arte egizia, la statuaria greca, l’Impero Romano, il Medioevo, il Rinascimento, il Barocco, il Neoclassicismo, l’Impressionismo e l’Espressionismo e le avanguardie del ‘900.

Nel viaggio attraverso le opere, alla scoperta della Storia dell’arte, i bimbi saranno accompagnati da due bambini Ale e Morgana, con il loro cane Argo. “Artonauti. Le figurine dell’arte” sarà disponibile in tutte le edicole a partire dal prossimo 15 marzo, al costo di 3 euro e con l’acquisto dell’album vi verranno date subito in omaggio tre pacchetti di figurine.

Il progetto firmato da Wizart S.r.l.s., è stato fortemente voluto da Daniela Re, insegnante specializzata in riabilitazione e potenziamento cognitivo, e Marco Tatarella, editore alla guida di 22Publishing. “Credo che la forza di Artonauti risieda proprio nella storia personale di un’insegnante che ha imparato il mestiere sul campo. Ho conosciuto da vicino i colleghi insegnanti, gli alunni e i genitori e ho coinvolto tutti gli attori che vivono quotidianamente il mondo della scuola nella progettazione di questo strumento educativo. Artonauti vuole scardinare il pregiudizio che l’arte sia un argomento troppo difficile per i bambini, proponendo un gioco educativo, intelligente e divertente: è un progetto ambizioso, che punta in alto. Ma l’ambizione di Artonauti ha solide radici perché è un progetto nato sul campo, dal basso, a partire dall’esperienza di chi ha conosciuto e conosce in prima persona il mondo della scuola”, spiega la Re.

Ci piace pensare che in un’epoca di smartphone e dispositivi digitali, in cui i bambini rimangono imbambolati davanti ad iPad e cellulari, ci sia ancora la voglia di non limitarsi soltanto ad uno schermo, e di intraprendere percorsi educativi, forse d’antan, ma certamente stimolanti.

 

Pinella PETRONIO