Qualche giorno fa una mia amica mi ha fatto pensare a questa cosa qui, la faccenda del bere da soli in quarantena. Come si fa a capire se si esagera? Quando non ci sono coinquilini o parenti ci si ritrova inevitabilmente ad alzare il gomito senza una compagnia, senza fare cin-cin, insomma senza brindisi o prosit, se non in videochiamata. Sono molti quelli che in questi giorni di quarantena si ritrovano a mangiare sempre da soli, ridere da soli, ballare da soli e sì anche bere da soli a casa. 

Non è così raro ritrovarsi a stappare una bottiglia davanti al pc con qualcuno in videochiamata, altre volte capita di farlo senza alcun motivo. Bere da soli in quarantena fa venire dei dubbi perché solitamente siamo abituati a brindare insieme, a celebrare il vino con qualcuno con cui chiacchierare, flirtare, mangiare. Appunto, siamo anche abituati a vivere insieme, a chiacchierare insieme, mangiare insieme, siamo animali gregari del resto. Bere da soli non sempre fa parte delle abitudini di tutti e quindi scatta il dubbio: “Sto bevendo troppo?

Quarantena da soli a casa: cosa fare

Questi giorni così lenti e dilatati possono rendere la routine delle persone che vivono da sole molto stressante. Un po’ la noia, poi un po’ il lavoro senza colleghi, l’ansia del futuro, tutte queste cose si mescolano e diventano dei problemi difficili da affrontare perché molto banalmente non c’è nessuno con cui ‘letteralmente’ dividerli.

Le cose diventano grandi e pesanti perché portiamo il loro peso da soli e non abbiamo modo di sfumare i contorni, smussare gli angoli, alleggerire il carico, con una cena fuori con gli amici, una serata divertente al pub, un incontro interessante al club, al teatro, al cinema. Abbiamo davanti la nostra realtà, a volte bella, a volte noiosa, a volte divertente, a volte strana e il bicchiere in mano può diventare l’imbuto di tutto ciò che vorremmo fare e dire (o non fare e non dire).

Bere da soli: quando è un problema

Bere da soli non è un problema, capita spesso a chi non abita con nessuno, del resto che c’è di male nell’aprire un bel vino rosso invecchiato con una bistecca o un Franciacorta ghiacciato con le fragole appena comprate? Non farlo sarebbe un peccato, un’occasione persa, perchè dovremmo fare questa rinuncia se siamo in compagnia di noi stessi?

Bere da soli è un problema, in quarantena ma anche quando potremo di nuovo uscire, nel momento in cui diventa una necessità e non una possibilità. Come si fa a capire se quel bicchiere pieno è troppo per noi? Se non ne possiamo fare a meno allora vuol dire che stiamo esagerando.

Se possiamo rinunciare all’alcool invece significa esattamente l’opposto ovvero che possiamo concedercelo, anche un po’ di più del solito perché semplicemente ci va di più del solito. In questi giorni bevono tutti un po’ di più, per mille diverse ragioni e se questo ci fa stare meglio è perfetto. Di certo fa stare meglio i proprietari degli commerce di vino che hanno avuto un aumento di vendite incredibile.

Anche Papa Francesco dice che senza vino non si può fare festa e chi siamo noi per contraddire niente di meno che il Papa?

Martina ZANGHI’

Photocredit An old woman drinking from a wine glass, Petrus Staveren, 1650 circa, olio su tela, 76 x 62.5 cm, collezione privata.