Come sempre accade quando ci si avvicina a Capodanno, occorre procurarsi il vischio perché, al rintocco della mezzanotte, un bacio sotto un suo ramo ha il potere di portare fortuna.

Ma perché esiste questa tradizione? Perché il vischio è beneaugurante?

Si tratta di una leggenda molto antica, che risale addirittura alla mitologia celtica e che è simbolo di una storia molto romantica, anche se dolorosa.
Nella mitologia nordica, infatti, il vischio è la pianta sacra di Frigg, chiamata anche Freya, la dea dell’amore.

La dea aveva due figli, Balder, buono e generoso, e Loki, cattivo e invidioso, che voleva uccidere il fratello. Saputo il piano di Loki, Frigg chiese a tutte le creature animali e vegetali di proteggere Balder, ma si dimenticò del vischio. Loki allora usò proprio questa pianta per fabbricare una freccia che uccise Balder.

La dea Frigg appena vide il suo cadavere, iniziò a piangere. Le sua lacrime per magia si trasformarono in bacche bianche, e quando queste toccarono il corpo di Balder, lui tornò in vita.

Per la grande felicità, la dea Frigg cominciò a baciare chiunque passasse sotto l’albero sul quale cresce il vischio, che generalmente si trova sotto pioppi, olmi e tigli. Il suo bacio non era solo un onore, ma anche un portafortuna e una protezione; ai fortunati baciati dalla dea, infatti, non poteva capitare nulla di male.

I druidi celti onoravano quindi il vischio perché ritenevano che nascesse dal cielo, in particolare dai luoghi colpiti dai fulmini, e perché le sue bacche si sviluppano in 9 mesi e si raggruppano a tre a tre. E il numero 3 è un numero sacro in molte culture.

Che crediate o no alla numerologia, quella della dea Frigg è una bella storia, e per il suo significato romantico vale la pena di essere ricordata, baciandosi ancora una volta sotto il vischio.

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Vera MORETTI