Sul matrimonio si addensano le ombre di miti e leggende, che pure un fondo di verità devono possederlo. Su questi vale la pena allora sentire i testimoni più autorevoli di quanto accade nelle coppie: i matrimonialisti. Proprio dall’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani arrivano degli importanti dati sulla tanto temuta crisi del settimo anno.

Purtroppo la realtà conferma l’effettiva frequenza di questa fatidica crisi: “I dati diramati dall’Istat circa la crisi del 7° anno, confermano un trend piuttosto radicato”, afferma l’avv. Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani che però precisa:  “Tuttavia in media si arriva davanti al Giudice dopo circa 13 anni di matrimonio”.

Ad essere pericoloso però non è solo il settimo anno, ma anche l’estate, aggiunge Gassani: “è peraltro interessante sottolineare che il 30% delle crisi coniugali e delle iscrizioni a ruolo delle cause di separazione aumenta nel periodo estivo. In pratica, il caldo fa scoppiare le coppie perché l’estate è il periodo in cui i due coniugi sono costretti a condividere una vacanza più o meno lunga”. A quel punto non resta che fuggire in un paese dal divorzio facile, rapido ed indolore: gli italiani per esempio preferiscono la Romania perché lì costa meno, ma sono gettonati anche Spagna e regno Unito.

Ma sarà mica un condizionamento mentale, una sorta di ansia da settimo anno, a finire per condizionare la vita di coppia fino alla rottura? Niente affatto! Le cause principali di crisi coniugale entro il 7° anno sono, nell’ordine: infedeltà coniugali, il disinteresse sessuale, la violenza e le infine le altrettanto leggendarie ingerenze della suocera che meriterebbero un volume di studio a parte.

Andrea VIGNERI