Un famoso claim di una vecchia pubblicità natalizia recitava “Il Natale quando arriva arriva“. Ma quando arriva effettivamente il Natale? Quando possiamo sentirci autorizzati a riempire la casa di mille lucine colorate, ghirlande decorate con arance essiccate e cannella, pungitopo e vischio e preparare l’albero? Secondo la tradizione, in Italia, la giornata adatta per riunirsi tutti in casa, mettere in sottofondo canzoni natalizie e preparare la nostra casa al Natale, sarebbe l’8 dicembre, festa dell’Immacolata.

Eppure… eppure, ormai da qualche anno, già dal 31 ottobre gli scaffali dei supermercati cominciano a popolarsi di golosi pandori e panettoni, stimolando la nostra voglia di un Natale in anticipo, rendendoci impazienti di scendere in cantina, tirare fuori gli scatoloni con albero e decori e cominciare a preparare la nostra casa per uno dei periodi più felici dell’anno.

Anche le città, ormai da qualche anno, si vestono a festa molto tempo prima del dovuto, proiettandoci nelle vacanze natalizie, almeno con la testa. A qualcuno questo countdown cominciato anzitempo mette ansia, ma sono in molti in verità a trarne benefici e senso di serenità. A corroborare e avvalorare le motivazioni dei fan del Natale in anticipo, un po’ come si fa in America, ci pensa la scienza. Lo psicologo e fondatore della McKeown Clinic, Steve McKeown, afferma, infatti, che le decorazioni natalizie contribuiscono a scaldare il cuore e ad alleggerire lo stress della vita di tutti i giorni, aiutandoci a fare un balzo in là con il tempo, a quella sensazione di pura felicità che si prova da piccoli quando si accendono le luci di Natale.

Benché possa esserci una percentuale di ragioni sintomatiche per cui qualcuno voglia ossessivamente addobbare casa in anticipo – afferma lo studioso – nella maggior parte dei casi si tratta di motivazioni nostalgiche o per resuscitare la magia del Natale. In un mondo pieno di stress e ansia, la gente associa ciò che è correlato al Natale alla felicità, evocando forti sentimenti legati all’infanzia. Le decorazioni sono semplicemente un’ancora alle emozioni e all’eccitamento di quando eravamo bambini“.

Avvalora la tesi anche la psicoterapista Amy Morin, la quale aggiunge che per alcuni celebrare il Natale è anche un modo per ricordare l’importanza della famiglia e le persone amate scomparse: “Guardare l’albero decorato fa venire in mente com’era la vita quando insieme si aspettavano i regali da scartare. Per chi ha perso qualcuno, le vacanze fanno tornare la mente ai bei tempi passati“.

Ma non solo. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Psychology, questa sensazione di euforia tipica del Natale, è anche contagiosa e predispone tutti al buon umore: decorare l’esterno della casa con luci e festoni colorati, ci fa apparire più amichevoli agli occhi dei vicini. Quindi siete pronti a decorare tutta la vostra casa al ritmo di All I want for Christmas?

Pinella PETRONIO