Abbiamo intervistato Felicia Kingsley, un’ architetto prestato alla letteratura (o forse viceversa)  che dopo aver  auto pubblicato un divertente romanzo ora è campione d’incassi con Matrimonio di Convenienza, la sua opera prima che è una ventata di frizzante allegria da gustare sotto l’ombrellone.

Felicia che il tuo  sia uno pseudonimo è fin troppo chiaro, speriamo tu abbia la fortuna di Elena Ferrante! Raccontaci qualcosa di te. 

Sono bilancia ascendente toro, estroversa, chiacchierona, un po’ pigra, buona forchetta, nel lavoro sono molto severa con me stessa e difficilmente mi perdono errori, curiosa e autoironica sui miei difetti.

Amo leggere, scrivere, dipingere (o meglio, pasticciare con i colori), viaggiare (quando tempo e portafoglio lo consentono). Faccio l’architetto: “faccio” e non “sono” perché non ritengo che una professione  definisca una persona. Avete presente Bert, di Mary Poppins, che un giorno faceva lo spazzacamino, un giorno disegnava paesaggi e un altro giorno ancora, vendeva aquiloni? Ecco così.

Come è nata la passione per la scrittura ? 

Io e la scrittura ci siamo incontrate quando avevo dodici anni, dopo aver scoperto il piacere della lettura e aver consumato la tessera della biblioteca. Leggere è stato il primo tappeto volante.

Anche se mi suggerivano di scrivere un diario io preferivo fare altro. Ho iniziato a scrivere quello che mi suggeriva la fantasia, mi dicevano che “avevo la testa tra le nuvole”, ,ma non ero tra le nuvole, ero nel mio mondo con i miei personaggi e le loro storie. E a dodici anni, appunto, ho iniziato a metterle su carta. È stata un’esigenza perché dovevo fare spazio a nuove storie e nuovi personaggi. Da allora ho sempre portato avanti questa passione ma senza nessuna pretesa perché era la mia valvola di sfogo.

Come hai approcciato l’idea di scrivere un libro, particolare, tra l’altro come Matrimonio di Convenienza

Con il passare del tempo le mie storie si sono fatte più articolate, da brevi racconti o canovacci stile sceneggiatura, mi sono trovata a costruire una struttura che richiedeva più approfondimento, più studio dei personaggi e del contesto. A quel punto mi sono spinta in direzione del romanzo.

Matrimonio di convenienza raccoglie gli elementi classici del rosa contemporaneo: dinamica amore-odio; protagonisti amici-nemici; sviluppo attraverso i dialoghi piuttosto che su lunghe descrizioni o introspezioni; amore che nasce dalla complicità; passione fisica (anche se in questo caso non mi sono addentrata nei dettagli erotici); ostacolo all’amore e immancabile happy ending.

E’ un romanzo  caratterizzato dal doppio punto di vista e passare dalla mente  del personaggio femminile di Jemma a quella di Ashford, il partner maschile  permette al lettore di immergersi in due mondi diversi, capire il background dei protagonisti e comprendere lo sviluppo dei sentimenti di entrambi.

La sinossi non è stata studiata a tavolino perché i personaggi sono arrivati prima della trama,  ho iniziato a immaginare questi due, poli opposti, battibeccare tra di loro. Più il loro dialogo si evolveva più io iniziavo a vederne le caratteristiche, la loro storia passata, il perché erano insieme e litigavano… A quel punto ho dovuto sedermi e iniziare a dare loro una vita. Non potevo continuare a sentire le voci…

Quali sono i tuoi autori di riferimento (tra classici e contemporanei)? Cosa leggi quando sei giù di corda o a corto di idee?

Non rosa, Ken Follet e Patricia Cornwell. Follet è un maestro nella costruzione dei contesti e del periodo storico, riesce a scrivere romanzi di mille pagine senza annoiare.

Il rosa, ovviamente, lo leggo eccome: se parliamo di rosa contemporaneo, io sono cresciuta con la Kinsella. Avevo tredici anni quando lessi il primo I love shopping e negli anni ho continuato a seguirla. Mi piace che lei concepisca il rosa come storie di donne a trecentosessanta gradi quindi non solo sfera amorosa. Nel genere “rosa antico”, stile regency, mi piace molto Julia Quinn e, immancabile Jane Austen. Quando sono giù di corda rileggo la trilogia delle rose di Jennifer Donnelly: potrei parlarne per ore tanto mi sono entrati dentro.

Da auto pubblicazione a numero uno di vendita per Newton non è proprio da tutti! Qual è il prossimo passo? Hai già altri romanzi nel cassetto o altri progetti di vita? 

I risultati non sono scontati specie ora che il mondo dell’editoria è così veloce.

Vedere Matrimonio di convenienza con il banner “Il più venduto” su Amazon, o alla n.1 in KoboStore e iTunes, non trovarlo in libreria perché è esaurito e sta andando in ristampa mi ha fatto saltare il cuore fuori dal petto, ma cerco di godermi il presente pensando al futuro.

Ho altri due romanzi in prossima uscita sempre con Newton Compton, sto lavorando ad un quarto proprio ora e quando lo avrò finito ho altri due progetti nuovi da sviluppare quindi, come dicono gli AC/DC, “It’s a long way to the top, If you wanna rock ‘n’ roll”.

Silvia GALLI