La città di Bolzano ha, dal 2008, un museo che rappresenta un vanto non solo per tutta la regione ma anche, grazie alle proposte innovative e contemporanee, per l’Italia intera.
A dimostrazione di come il Museion sia sempre all’avanguardia c’è la presentazione di una nuova ed importante collaborazione, sfociata in una mostra molto interessante, da parte di Francesco Vezzoli, irriverente ed ironico artista bresciano, che non smette mai di stupire.

Che si tratta di un’esposizione fuori dai canoni più classici lo si capisce dall’inizio, da quando si varca la soglia del museo: ad attendere i visitatori al piano terra, infatti, c’è un enorme wall paper che riporta una gigantografia tratta da una veduta di Roma di Giovanni Paolo Pannini in cui spunta il ritratto di una settecentesca Nicki Minaj.
Che si avrà a che fare con un’esposizione al limite tra sacro e profano, dunque, è chiarissimo anche e soprattutto a Letizia Ragaglia, curatrice della mostra, dedicata all’abilità scultorea dell’artista, alla quale è dedicato tutto il quarto piano del museo.

Ma non è tutto, perché, come è da tradizione ormai, Vezzoli sarà protagonista anche di una seconda mostra, questa volta in veste di guest curator, e anche qui, ormai lo sappiamo, se ne vedranno delle belle.
Divertenti le sue statue, a partire da un autoritratto dell’artista che fa la linguaccia a un satiro, e che poi manda baci ad Apollo, ma senza dimenticare le Forme uniche nella continuità dello spazio di Boccioni che indossano i tacchi e sembrano sul punto di scappare. Mentre un piccolo frammento di piede mostra uno smalto laccato impeccabile.

Per Vezzoli, Museion è “un’astronave tra le montagne”, ed ha pensato ad un progetto che potesse incuriosire e divertire i visitatori: “Punto di partenza quello tra una realtà di provincia e l’identità priva di compromessi di Museion, tra le istituzioni con il programma più sperimentale in Europa, ma in una realtà socio-geografica molto piccola”.

Vera MORETTI