di Giulia DONDONI

E’ finito in manette George Clooney. L’attore è stato arrestato dalla  polizia di Washington durante una protesta davanti all’ambasciata sudanese contro il blocco degli aiuti umanitari nel Paese africano.

Una disobbedienza civile quella dell’attore che ha manifestato insieme al padre 78enne Nick occupando il suolo di proprietà dell’ambasciata.

La contestazione era rivolta contro il presidente Omaral-Bashir, accusato di aver provocato una crisi umanitariaimpedendo ad alimenti e aiuti di entrare nella zona delle Montagne di Nuba, nella regione che confina con il Sud Sudan.

L’atto di Clooney serve a riportare l’attenzione su un caso quasi sconosciuto. E proprio ieri l’ex medico di E.R aveva incontrato alla Casa Bianca Barack Obama“Se non verranno intraprese azioni entro tre o quattro mesi ci sarà un vero disastro umanitario”, ha dichiarato l’attore. Anche il deputato democratico della Virginia Jim Moran è stato fermato.

Dopo essere stati avvertiti tre volte di non superare la linea della polizia fuori dall’ambasciata, la polizia ha proceduto all’arresto: manette e auto dello U.S.Secret Service.

“Essere arrestati è sempre umiliante, non importa cosa tu abbia fatto, ma sono contento di essere qui insieme con mio padre”, sono state le parole dell’attore, che ha poi aggiunto: “Cerco di suscitare l’attenzione, il Congresso deve sapere, il presidente deve sapere“.