Grassofobia, ne avete mai sentito parlare? Ecco dovreste e dovremmo tutti capirne un po’ di più. Di certo avrete sentito e letto di diete detox di etichette come curvy, body shaming e chi più ne ha e più ne metta. Un grande aiuto ce lo danno le Belle di faccia, alias Chiara Meloni e Mara Mibelli che hanno appena fatto uscire un libro super interessante si chiama appunto Belle di Faccia, Tecniche per ribellarsi a un mondo grassofobico edito da Mondadori.

Grassofobia, corpi non conformi agli standard, magrezza, bellezza, insomma si mescolano le parole e i concetti che hanno tutti a che fare con la consapevolezza del corpo e con i giudizi degli altri che sono dolorosi come lame affilate. Proprio come la personalità delle persone anche i corpi sono diversi, ognuno di noi è diverso e il percorso da affrontare per chi ha un ‘corpo non conforme’ non è affatto facile.

Grassofobia, fat acceptance e body positivity sono alcuni degli argomenti che vengono approfonditi in 152 pagine, dieci capitoli e c’è anche un glossario con il quale cominciare ad entrare nel vivo e sì, capire quali sono le parole e gli argomenti da approfondire.
Grassofobia

Grassofobia: Le Belle di faccia arrivano in libreria

Belle di faccia è un progetto nato nel 2018 su Instagram dove Chiara Meloni e Mara Mibelli snocciolano diverse tematiche interessanti aiutano chi legge a capire meglio, o quantomeno mostrano il loro punto di vista sull’argomento che è sempre fonte di grande dibattito. Un luogo ‘virtuale’ nel quale è molto facile trovare una community molto sensibile e attenta con la quale instaurare discussioni interessanti e dalla quale si può di certo imparare molto.

Questo libro non è un manuale di self-help“, – scrivono le Belle di faccia su Instagram – “mai stato più lontano dall’esserlo, ma abbiamo provato a condensare tutto quello che la body positivity e la fat acceptance ci hanno insegnato. Dire a una persona che è bella di faccia, che ha un viso bellissimo, significa specificare che la bellezza è lì che si ferma. Chi è più audace invece si spinge oltre e ti dice che è un peccato che tu abbia un viso così bello e che tu sia così rotona/robusta/Corpulenta/cicciottella/grassottella…”

Per raccontare i contenuti del libro ai followers spiegano anche che “È uno spreco avere un viso così piacevole appoggiato sopra un corpo che non lo è altrettanto” – continuano le attiviste – “Un corpo che non viene neanche nominato, perché mette in forte disagio, tanto che per descrivere una persona grassa utilizziamo un milione di eufemismi inutili che raccontano solo quanto siamo a disagio con il grasso e quello che rappresenta“.

MaZ